Gabriel Garko non ha alcuna intenzione di sposarsi

Gabriel Garko intervistato dal settimanale Gente sull'esperienza a Sanremo e il suo futuro insieme a Adua Del Vesco.

di Elide Messineo 24 Febbraio 2016 10:45

Gabriel Garko è stato distrutto dalla stampa dopo aver fatto il “valletto” a Sanremo 2016: bello ma impacciato, l’attore non ha dato del suo meglio, ecco cosa ha raccontato al settimanale Gente.

Non che prima fosse il dio della recitazione ma Gabriel Garko non è riuscito a distinguersi nemmeno sul palco dell’Ariston al fianco di Carlo Conti, Virginia Raffaele e Madalina Ghenea:

La prima puntata non è andata come volevo, forse l’ho presa sottogamba. Speravo filasse tutto liscio, invece mi sono inceppato nel gobbo. Però, aver sbagliato il debutto mi ha dato la carica per tirare fuori il vero Gabriel nelle altre quattro serate. Il mio obiettivo era portare quello che sono a casa, nella vita di tutti i giorni. Uno che ama prendersi in giro. Spero si sia visto e capito. Sono abituato alle critiche. A Sanremo ho preferito non leggere niente che mi riguardasse per mantenere la concentrazione e la tranquillità. Però, il tiro al piccione che i giornalisti hanno scatenato contro di me mi ha aiutato a non pensare a quanto accaduto prima del festival a riprendermi da quello choc.

Gabriel Garko ha dichiarato di aver cambiato ufficialmente il suo nome (quello vero è Dario Oliviero) e poi ha parlato di matrimonio. Più volte è stato detto che avesse sposato Adua Del Vesco in gran segreto ma pare proprio che non succederà:

Sarò celibe per sempre. Credo che il matrimonio sia la tomba dell’amore, quello fisico intendo. Ci si sposa e si smette di fare sesso. Per me il sesso è centrale in un rapporto. Ne ho parlato anche con la mia fidanzata. Ha preso il pacchetto completo. La passione lascia il posto alla complicità. È capitato anche a me, e lì subentra il tradimento perché senza sesso non si può stare.

Garko ha parlato anche del suo desiderio di diventare padre e della possibilità di adottare un bambino:

Mi sono pentito di non essere diventato papà una decina di anni fa, avrei un figlio accanto con cui condividere questa fase della vita. Oggi non lo programmo, anche perché sto con una ragazza troppo giovane per diventare madre, ma se dovesse succedere sarei felice. Fosse possibile, adotterei un bambino. È assurdo che la legge comandi i nostri sentimenti: c’è pieno il mondo di piccoli che hanno bisogno di amore e cure, fosse per me aprirei alle adozioni ai single e a tutti i tipi di coppie, comprese quelle omosessuali.

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