Giampiero Mughini attacca Selvaggia Lucarelli

Dopo Selvaggia Lucarelli contro Toni Servillo e Christian De Sica, arriva anche Giampiero Mughini, che prende le parti dell'attore.

di Elide Messineo 19 Novembre 2014 12:51

La polemica si estende a macchia d’olio: Selvaggia Lucarelli contro Christian De Sica e Toni Servillo, poi arriva l’intervento di Giampiero Mughini.

Sembra destinata a diventare una soap mediatica, a colpi di tweet e lettere o status su Facebook: tutto è partito da Dagospia, che ha raccontato che Toni Servillo è rimasto piuttosto infastidito dalla presenza di Selvaggia Lucarelli ed Emis Killa nello stesso teatro mentre era intento a raccontare Moliére. La Lucarelli ha accusato Servillo di essere antipatico e poi Christian De Sica per aver preso le difese del collega senza essere mai stato interpellato:

La notiziola esce su dagospia. E fin qui taccio. Poi una giornalista, Viviana Musumeci, commenta l’accaduto sulla sua bacheca facebook dando dello spocchioso a Servillo per la faccenda. Bene, a quel punto chi interviene? Christian De Sica. Il quale per ragioni del tutto oscure decide di fare l’avvocato difensore di Servillo. Che è come se Moccia decidesse di difendere Umberto Eco. E soprattutto si accanisce su di me che non conosco lui e in questa storia sarei un attore marginale. Scrive questo commento: “Servillo e’ un grande attore il resto è solo niente. E devono imparare a vivere, non siamo stanchi di Servillo siamo stanchi dei maleducati. Servillo e’ un gran signore e la Lucarelli e’ quello che e’… Sicuramente saranno stati maleducati e chiassosi come sempre. Pensa tu se Servillo rosica…casomai e’ quella mezza calza che si ostina a voler fare un mestiere che non le appartiene…”.

Selvaggia Lucarelli, che già aveva scatenato una polemica con Rocco Pietrantonio, ha poi commentato la lunga carriera zeppa di cinepanettoni e volgarità di Christian De Sica, concludendo così:

In un ulteriore commento il signor De Sica afferma anche di non leggermi. Mi legge eccome, signor De Sica. Nel 2009 chiamò i vertici di un’azienda con minacce di andare per vie legali per un mio pezzo su Italia oggi che non le era piaciuto. Sono passati 5 anni ma vedo che non le è passata. Si tranquillizzi, che certi reati cadono in prescrizione. Non le hanno dato il 41 bis per Natale in India, per cui sia meno severo chi commette peccati veniali.

De Sica ha replicato sulla questione della chiamata con un breve messaggio: “Altra frescaccia, mai chiamato nessuno“. Nel frattempo è intervenuto anche Emis Killa, accusato di essere ignorante:

Questi che hanno tanto da ridere che lavoro fanno? Se la risposta è “giornalisti/scrittori” mi chiedo cosa li spinga a sminuire il mio lavoro, forse il fatto che dall’alto delle loro lauree in letteratura non hanno suscitato nessun tipo di interesse, e quindi hanno fallito pur avendo letto migliaia di libri? E per tutti gli altri?

E poi, a un certo punto, ha deciso di dire la sua anche Giampiero Mughini, che in tutta questa faccenda non c’entra niente ma che ha voluto esprimersi tramite Dagospia, partendo dal presupposto che prova molta stima per De Sica:

Non che io abbia nulla contro la Lucarelli, di cui leggo che scalcia De Sica da cima a fondo. E anche se non capisco bene perché la Lucarelli, che si reputa una scrittrice coi fiocchi, esibisca così tanto le sue tette sul web e dintorni. Nella storia del mondo le tette sono state importantissime, epperò la letteratura e il giornalismo sono una cosa un tantino diversa. Non credo che nel caso della Yourcenar o della Némirovsky, tette e letteratura abbiano dialogato tanto quanto la Lucarelli vorrebbe. Ma non è questo il punto. Libero ognuno di battagliare contro ognuno, come squallidamente avviene sul web ogni nanosecondo che Dio manda in terra.

Qualcun altro vuole farsi avanti? Tina Cipollari o Pippo Baudo?

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