La 7 è stata venduta: ecco le reazioni politiche

Berlusconi e Bersani in un botta e risposta sulla vendita di La 7 a Cairo. Sarà l'ennesima emittente di Berlusconi?

di Monia Ruggieri 20 Febbraio 2013 11:20

Novità: Come anticipato, la rete La 7 è stata finalmente venduta, a Urbano Cairo. C’è chi crede che sia solo una formalità, e che quindi il vero proprietario sarebbe comunque Berlusconi, il quale arriverebbe così a ben 4 reti di proprietà. Ovviamente la discussione ha inevitabilmente preso un risvolto politico. Tanto che queste sono state le parole in merito di Bersani:

«Siamo in una settimana cruciale e io tendo a ragionare come se fossi già al governo. Devo preoccuparmi che le decisioni vengano prese senza conflitti di interesse, senza costruire in modo diretto o indiretto posizioni dominanti, e in una prospettiva di lavoro. C’è un tavolo delle regole e c’è un tavolo industriale. Non so se Cairo è collegato a Mediaset. Ci sono delle autorità che si occupano di queste cose ma chi governa è amico di tutti e parente di nessuno».

Ovviamente anche Berlusconi ha voluto controbattere:

«Non ho rapporto con Urbano Cairo, che per alcuni anni è stato mio assistente poi è diventato un imprenditore in proprio ed è diverso tempo che non lo sento. In questo momento non ci sono affari in editoria perchè con la crisi c’è stato il calo della pubblicità intorno al 20%: non c’è azienda in Italia che produca utili. [Bersani] su La7 ha mandato un messaggio, fra virgolette, mafioso dicendo ‘aspettate a vendere perché se andrò al governo La7 varrà di più’. C’è il vecchio vizio della sinistra di essere minacciosa con gli avversari». 

Mentana ieri sera ha quindi pensato bene di dire la propria, soprattutto ricordando e sottolineando l’elenco dei potenziali acquirenti:

«Si doveva decidere se arrivare alla vendita e, nel caso, a chi, se a Cairo o al Fondo Clessidra o all’editore di Europa 7. Nella notte si sono fatti poi altri nomi di cavalieri bianchi pronti ad entrare in cordate per assumere le redini della nostra emittente. Un nuovo cda è stato convocato per lunedì 18 febbraio. Insomma, pare sicuro che Telecom italia venderà»

Quindi, Mentana ha concluso asserendo che potrebbe dimettersi qualora arrivassero dei proprietari “censori”:

«Cercheremo di essere il più equilibrati e obiettivi possibile, poi compri chi deve comprare. Certo, se davvero arrivasse qualcuno che ci volesse costringere a cambiare la nostra linea editoriale, la cosa migliore sarà togliere il disturbo. Ma io non lo penso. E il mio ottimismo non è di facciata». 

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