La D’Urso spiega il fuorionda di Berlusconi

La conduttrice rilascia un'intervista sul sito de La Repubblica

di Monia Ruggieri 18 Dicembre 2012 20:56

Era domenica pomeriggio. Barbara D’Urso stava (o almneo ci provava) presentando il suo solito show domenicale “Domenica live”, contenitore, spesso, di un mucchio di stupidaggini e che a volte regala anche qualche risata. Nonostante non avesse mai invitato in studio un politico, domenica la Barbara nazionale ha invitato Silvio Berlusconi, ex premier che ha deciso di ricandidarsi.

Nel corso della intervista, mentre la D’Urso stava lanciando la pubblicità, l’ex premier sembrerebbe suggerire la prossima domanda alla conduttrice. Queste le parole:

“Poi mi domandi…”

Ovviamente queste tre parole hanno creato un polverone, soprattutto in internet. Questo perché si è diffusa l’idea che la D’Urso abbia voluto dare spazio ad una sorta di campagna elettorale prematura, facendosi, tra l’altro, dominare da Berlusconi. Ecco le parole della conduttrice pubblicate su La Repubblica:

Ma che c’entra? In un’intervista c’è un contraddittorio, Berlusconi ha fatto un monologo.
«Non è così. Quando intervisto qualcuno, chiunque esso sia — la Sandrelli, Giannini, Berlusconi o Bersani, perché inviterò anche lui — non devo avere un contraddittorio sul piano politico. Gli ho fatto domande da donna normale. La gente mi ferma perché non vuole pagare l’Imu, perché la tredicesima non basta. Se venisse Bersani gli chiederei le stesse cose, e anche della mamma».
In un fuori onda si sente che Berlusconi le suggerisce: “Mi chieda…”.
«Non lo stava dicendo a me».
E a chi? Era lei che lo intervistava.
«C’era tanta gente intorno»
L’ordine dei giornalisti protesta perché lei non è giornalista.
«Ho il tesserino da pubblicista che mi è stato ritirato perché ho fatto pubblicità».
Finora a “Domenica live” non c’erano stati politici.
«Vado in onda da cinque puntate, Berlusconi è il primo. Ho richiesto di intervistare i politici. Avevo invitato Renzi, prima ha detto sì e alla fine non è venuto: la porta è aperta. Se Bersani vuole venire…».
Anche per lui un’ora e venti a disposizione? 
«Vedremo. Perché no?»

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