La Gerini si fa in quattro

La Gerini racconta il suo poker al cinema

di Monia Ruggieri 2 Novembre 2012 21:05

Poker per l’attrice romana, Claudia Gerini si è impegnata in ben 4 film quest’anno: uno uscito in sala Il comandante e la cicogna  e gli altri tre film in arrivo sul grande schermo Una famiglia perfetta, Tulpa, Amiche da morire. Senza contare la partecipazione in Reality e la mini-serie inglese Labyrinth.

L’attrice arrivata a 40 anni ha recentemente rilasciato un’intervista sui vari ruoli. Partiamo dal primo film:

“È un film che mi ha colpito molto: un Soldini in gran forma, una commedia surreale colma di poesia, un modo anche per parlare dell’Italia e criticarla in modo costruttivo e raffinato. Interpreto Teresa, moglie energica e dinamica di Valerio, e sono morta. Sì, sono un fantasma che torna a chiacchierare con il marito ogni notte per dargli un conforto. Sin dalla lettura del copione trovavo stupendo che lei, da morta, dicesse a lui: ‘Sei pesante, e goditi la vita!'”.

De Una famiglia perfetta, invece, ha detto:

“Questa di Paolo Genovese è una commedia amara alla Monicelli. C’è un uomo che si chiede, alla Sliding Doors: ‘Come sarebbe stata la mia vita se 25 anni fa avessi deciso di mettere su famiglia e oggi avessi una moglie e dei figli?’. Per cercare una risposta ingaggia una compagnia teatrale, di cui faccio parte anche io. Sono quindi da una parte un’attrice, a mia volta sposata con l’attore Marco Giallini, dall’altra la finta moglie di Sergio Castellitto, colui che architetta questa strana messa in scena”.

Amiche da morire:

“Amiche da morire è una storia di amicizia femminile raccontata finalmente senza stereotipi, un’opera prima speciale, piena di idee e energia. Per il resto, nel comico c’è sempre un po’ di dramma: a me piace la mistura delle due nuance. La cosa piatta comica che fa ridere tipo la pernacchia non è interessante, la dinamica che si crea nell’interazione tra i generi sì”.

Tulpa, infine:

“È un thriller a tinte forti, il vero giallo all’italiana come non se ne facevano da tanto, con messe in scene teatrali, omicidi spettacolari, sesso e sangue a volontà. Luisa, la donna che interpreto, è uno dei ruoli più controversi della mia vita, l’ho accettato per Federico Zampaglione, con lui mi sentivo tranquilla, abbiamo una profonda intesa anche artistica.”

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