Muccino difende “Quello che so sull’amore”

Il film non ha realizzano un grande seguito di pubblico negli USA, ecco perché Muccino è stato sommerso di critiche

di Monia Ruggieri 9 Gennaio 2013 15:01

Il regista italiano fratello maggiore di Muccino attore, ha recentemente presentato il suo terzo film americano intitolato “Quello che so sull’amore”. Come appena accennato, si tratta della terza pellicola made in Usa, ma purtroppo il pubblico e la critica non hanno apprezzato particolarmente il suo lavoro cinematografico. Costato circa 20 milioni di dollari, negli Stati Uniti ha incassato soltanto 13 milioni di dollari, con tanto di critiche davvero impietose.

Ma Gabriele Muccino, regista italiano di fama mondiale, non vuole definire la sua pellicola un “flop”:

 “Attenzione, il flop vero è quando un film costa 100 milioni e ne incassa venti, e questo non è il mio caso. E poi alla preview con gli spettatori ha ottenuto un gradimento alto: quindi non possiamo dire che  è stato stroncato dal pubblico. Quello che gli è mancato è il giusto passaparola. [..] La realtà è che lì, se non sei tu stesso un produttore o se non hai un produttore partner che ti sostiene, sei solo. Ma è sbagliato dire che Quello che so sull’amore è un mio fallimento hollywodiano: hollywoodiani erano i miei due film con Will Smith prodotti dalla Sony, La Ricerca della felicità e Sette anime; questo ha tanti produttori diversi, è indipendente”

E continua parlando del film:

“E’ una storia di crescita, di maturità: parla del momento in cui bisogna decidere se diventare uomo o restare ragazzo. Credo che il pubblico italiano, che mi ha sempre seguito, apprezzerà”.

Questa specie di flop però, non condizionerà la sua permanenza negli States. Infatti il regista vuole restare oltreoceano:

“E’ una sfida contro me stesso, non voglio uscire dall’arena senza aver vinto. E se sarò costretto a uscire, lo farò con onore. Il prossimo film, a cui sto già scrivendo lo farò sempre negli Stati Uniti, ma con finanziamenti europei. Sto pensando anche a una storia da girare qui [in Italia, ndr], nel nostro Paese. Ma di cosa parla non ve lo dico…”.

Commenti