Santoro – Berlusconi, la polemica non si placa

A chi lo accusa di aver fatto il gioco del Cavalieri soltanto per motivi economici, ecco come ha risposto il giornalista di La 7

di Monia Ruggieri 18 Gennaio 2013 11:40

Se da un lato il confronto televisivo tra Santoro e Berlusconi andato in onda lo scorso giovedì, il 10 gennaio, in prima serata su La 7, non ha affatto divertito né appagato i telespettatori; di certo lo stesso confronto andato in onda durante la trasmissione Servizio Pubblico ha fatto molto parlare di se, sia online sia nelle varie reti televisive.

In un primo momento si è parlato di un aumento percentuale delle preferenze dell’elettorato su Silvio Berlusconi, cosa poi smentita da vari sondaggi effettuati ( tra tutti quello del programma Ballarò, che la stessa giornalista di La 7, Giulia Innocenzi, ha postato sul proprio profilo Facebook). Ma le polemiche non sono finite lì. Infatti Giovanni Stella, ex amministratore delegato di Telecom Italia Media, ha recentemente affermato che i guadagni del giornalista di Servizio Pubblico, Michele Santoro, sarebbero legati allo share del suo programma. E che quindi, probabilmente, i giornalisti presenti in studio non sono stati così incalzanti nei confronti dell’ex premier per paura che il suddetto si alzasse e quindi lo share cadesse a picco.

Ma Santoro non è stato con le mani in mano, anzi si è difeso:

«Quando il programma fa il 12 di share della Rete le fasce si bloccano e La 7 paga il massimo. Se facciamo anche il 20% o l’80% non cambia nulla. Servizio Pubblico guadagna comunque la stessa cifra»

Come tutti voi ricordate, la puntata “incriminata” ha  superato il 33% di share, con la bellezza di più di 8,6 milioni di spettatori. E il presentatore di La 7 ha così continuato:

«È come una scala, Berlusconi in questa storia non c’entra niente. In tutte le puntate abbiamo sempre raggiunto il 12% di ascolti. Tra l’11 e il 12 ci sono solo 20 mila euro di differenza che vanno al programma, non a Michele Santoro. Questo sia chiaro. Santoro non è pagato da La 7».

Anche il direttore Paolo Ruffini ha confermato la versione di Santoro:

«Il costo della puntata è pagato non a Santoro, ma alla società che produce il programma, la Zero Studios. Inoltre voglio confermare che la media del programma si attesta all’11,6%, quindi appena sotto la soglia del 12%. Un contratto normalissimo»

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