The Voice, Francesco Facchinetti a ruota libera dopo la prima puntata

L'ex Dj Francesco si toglie qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di coloro che in tutto questo tempo la hanno sempre criticato...

di Maris Matteucci 1 Marzo 2015 9:00

The Voice 3 è cominciato mercoledì scorso ed è già tempo di bilanci per Francesco Facchinetti, chiamato a ricoprire il ruolo di giudice insieme al padre Roby e al fianco dei confermati Noemi, J-Ax e Piero Pelù. In una intervista rilasciata al settimanale Visto, l’ex Dj Francesco sfrutta al volo l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dei tanti che negli ultimi anni lo hanno pesantemente criticato dandogli del figlio di papà.

Francesco Facchinetti parte con il dire di essere felice di poter partecipare a The Voice insieme a Roby.

Sono soddisfatto di poter affrontare questa avventura con mio padre perché nella vita con lui ho condiviso solo due cose: le pagelle a scuola che non erano sempre fantastiche e un Sanremo andato anche a lui malissimo. Insomma questo programma rappresenta la nostra rivincita

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L’etichetta di figlio di papà non gli pesa anche se è un fardello piuttosto ingombante da sostenere. Ecco cosa dice il neo giudice di The Voice 3:

Ho iniziato a giocare a calcio che ero molto piccolo, a 6 anni. Nonostante l’età, fisicamente ero molto più grande degli altri e facevo tanti gol. Non era una questione di talento ma di fortuna. Però ogni volta che entravo in campo, dalla tribuna sentivo persone che dicevano che giocavo solo perché ero il figlio di Roby Facchinetti. Spesso ci rimanevo male, ero solo un bambino. Ma poi ci ho fatto l’abitudine e oggi ho le spalle grandi per sopportare

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