X Factor, Morgan ancora all’attacco

Il cantante di Monza che quest'anno non è tra i giudici del talent, continua a togliersi sassolini dalla scarpa...

di Maris Matteucci 23 Novembre 2015 9:17

Morgan continua a sparlare di X Factor, talent del quale per lungo tempo ha fatto parte come giudice. Stavolta il cantante di Monza si racconta a Repubblica e di certo le sue non sono parole al miele.

Hanno avuto paura della verità. Non sono una persona che indora le pillole e questo non piace. Però sono nel Guinness dei primati come il più grande vincitore di talent show al mondo: ne ho vinti cinque su sette e tra l’altro gli artisti con cui ho vinto io sono gli unici che sono rimasti al di là del talent: Marco Mengoni, Noemi, Antonio Maggio, i Cluster. Poi non bisogna confondere i miei gusti personali con quello che faccio in tv, che è un lavoro di divulgazione: riesco a capire cosa può essere popolare. Il fatto che a me poi invece non interessi usare il canone del pop e preferisca cose più complesse è una mia scelta. Lo faccio perché posso

Poi Morgan continua:

No, non c’è un copione: c’è un format. I tempi più belli infatti sono stati i primi con Simona Ventura e Mara Maionchi perché era un Far West: è stato una bomba. Ecco, siccome non si sapeva bene come farlo l’abbiamo fatto come ci pareva. Tutto quello che adesso sono convinti venga dal format made in Uk è roba nostra. Perché è proprio l’Italia invece il Paese in cui ha avuto più successo: un fenomeno che gli inglesi stessi hanno analizzato e riproposto a noi. Ecco, questa cosa mi fa ridere: ogni tanto uno mi veniva a dire: ‘bisogna fare così’. Beh, l’avevo fatto io l’anno prima a istinto e, adesso ecco che era diventata una regola, ma io alle regole non ci sto, le cose devono andare sempre avanti altrimenti si perde mordente

Photo Credits | Getty Images

Commenti