6. The Shining: l’intero manoscritto del folle Jack.

Stanley Kubrick non era esattamente noto per la sua moderazione quando si trattava di fissare i piccoli dettagli, anche quelli che non comparivano in un film. Bene, ecco un esempio gloriosamente ironico della follia del regista.

Ricordate la scena in cui Shelley Duvall scopre che il romanzo scritto da Jack Nicholson in realtà si racchiude nella frase: “All work and no play makes Jack a dull boy” ripetuta migliaia di volte? Preludio della follia che avrebbe condotto poi Jack a tentare di voler uccidere sua moglie con un’ascia in una sequenza del film a dir poco leggendaria.

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Ebbene, Stanley Kubrick, per rendere l’unicità della pagine ha sostanzialmente costretto la sua segretaria a compiere lo stesso percorso della follia del personaggio interpretato da Nicholson, costringendola per mesi a scrivere migliaia di volte la stessa frase. Insomma, il folle Kubrick non voleva una semplice fotocopia, ma una frase autentica scritta “realisticamente” migliaia di volte. Pazzia e genialità.