Alvin, ecco perché Bring The Noise funziona
Bring The Noise funziona e il suo conduttore, Alvin, ne è ben felice. Ecco che cosa dice in una intervista rilasciata a Libero.
Con Bring the noise, la cui ultima puntata andrà in onda su Italia 1 nella prima serata di mercoledì, ho cercato di rispondere ad un bisogno di leggerezza e spontaneità che è reale e urgente. Quel che farò domani è da vedersi. Sono a disposizione della rete, del direttore Laura Casarotto e di Mediaset tutta
In questi giorni si parla di Rocco Siffredi come inviato dell’Isola dei Famosi. Alvin ne sa qualcosa? Per adesso fa il vago:
Io ho un contratto con Mediaset. Insieme stiamo valutando quale sia il percorso migliore per i prossimi anni. Di definito e definitivo non c’è nulla. L’Isola è un’esperienza pazzesca: un viaggio spirituale, intrapreso insieme ad una macchina che funziona alla perfezione. Centocinquanta persone lavorano quotidianamente per non farsi scappare nulla. Professionalmente, è un’occasione ghiotta
Finita l’era dei talent?
Non è detto. Tutto sta nel modo in cui si tratta la musica. Veicolata, come ai tempi di Top of the Pops, attraverso le performance live ha cominciato ad essere ridondante con l’avvento di Internet. Televisivamente, può funzionare se utilizzata per comunicare un sentimento. Bring the noise comunica leggerezza. È un gioco in cui noi per primi, ospiti e staff, ci divertiamo. Anna Tatangelo, Katia Follesa, Andrea Pucci mi hanno scritto per dirmi quanto fosse bello potersi lasciare andare in una trasmissione che non ha niente di scritto. Che permette di rimbalzarsi battute e scherzi
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