Qual è il segreto del successo del Commissario Nardone?
Una fiction poliziesca, piena di suspence, di grandi sentimenti, fatta di amicizia, amore, lealtà e lotta contro la criminalità: sono questi i tratti essenziali de “Il commissario Nardone”, l’ultimo capolavoro di Rai Ficton, trasmesso su Rai 1 ogni giovedì in prima serata, arrivato già alla quinta puntata.
Un successo immediato e, forse, inaspettato, considerando che lo share è arrivato sino al 20%.
Una domanda sorge spontanea: qual è il segreto del commissario Nardone? Perché la sua storia piace così tanto al pubblico?
I motivi possono essere diversi.
Innanzitutto, l’ambientazione: il poliziesco è infatti ambientato nella Milano del secondo dopoguerra. Il periodo storico è riprodotto con minuzia ed attenzione. I modi, gli stili di vita, ma anche i vestiti, l‘arredamento, le macchine. Tutto questo ci riporta indietro nel tempo, catapultando lo spettatore in uno dei periodi più bui della storia d’Italia: gli orrori della guerra, con le sue violenze e miserie, sono ancora vividi nelle menti di tutti, soprattutto di chi a visto sterminate e decimate le proprie famiglie. In tutti i personaggi, però, c’è quella voglia di riscatto, quel senso di speranza che a permesso a Milano, e all’Italia intera, di risollevarsi, di ricominciare daccapo.
Troviamo quindi il giovane siciliano che, la notte, studia Giurisprudenza, coltivando il suo sogno di diventare magistrato, il ragazzo ebreo che non riesce a mettersi alle spalle il dolore per la distruzione della sua famiglia nei campi di sterminio, l‘ex fascista che tenta di inserirsi in una Repubblica a lui lontana ideologicamente ed ostile…
Personaggi complessi, la cui storia coinvolge, affascina e commuove.
Il secondo motivo per cui, molto probabilmente, questa fiction piace al pubblico risiede nel personaggio principale, il commissario Nardone appunto, interpretato da uno splendido Sergio Assisi.
Napoletano d.o.c., profondamente legato alla sua terra e alla sua storia, Nardone è il tipico esempio dell’integerrimo servitore dello Stato, che svolge il suo lavoro con passione e con perseveranza, lottando contro le ingiustizie e la criminalità.
Ma ciò che più piace di Nardone è l’analisi psicologica che egli compie su assassini e vittime, entrando nel profondo della psiche umana per capire le motivazioni profonde che spingono al delitto.
Umanità e comprensione dell’altro: sono questi i tratti fondamentali del protagonista di questo piccolo capolavoro firmato Rai, che ha letteralmente stregato il cuore del pubblico italiano.
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