Guzzanti e l’ira dei telespettatori cattolici

Il comico televisivo è stato denunciato dall'associazione spettatori cattolici

di Monia Ruggieri 9 Gennaio 2013 15:24

Che Corrado Guzzanti potesse scatenare delle critiche è cosa già risaputa, ma non si era mai arrivato a tanto. Il presentatore, infatti, ha scatenato l’ira dei telespettatori cattolici generando un turbine di accuse e denunce. La settimana scorsa è stato mandato in onda su La 7 “Recital”, prima delle tre puntate dedicate alla satira, seguite da Aniene, già andato in onda su Sky Uno e Cielo, in programma per l’11 gennaio; mentre il  23 gennaio andrà in onda il tanto atteso “Serata con Enrico Mentana”.

Ebbene, lo spettacolo Recital non è piaciuto affatto ai telespettatori cattolici, i quali non hanno apprezzato le battute considerate blasfeme e il personaggio di monsignor Pizzarro. Tanto da rivolgersi  all’AIART, ovvero all’Associazione Spettatori Cattolici.

Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart, ha dichiarato in merito:

«Abbiamo ricevuto non so quante telefonate ed e-mail contro il recital di e con Corrado Guzzanti su La7, in prima serata venerdì scorso. Il programma è offensivo dei sentimenti religiosi dei cattolici. Guzzanti, credendo di fare satira, appare vestito da cardinale, e prende in giro la Trinità,la Madonna di Lourdes, il Vangelo, la Chiesa, il Pontefice. E e con battutacce da caserma liquida le posizioni della Chiesa sulla bioetica. Abbiamo dato mandato al nostro legale avvocato Caltagirone di presentare denuncia alla Procura della Repubblica di Roma».

Tra l’altro l’Associazione Spettatori Cattolici ha chiesto a La 7 di sospendere il programma:

«Inoltre abbiamo chiesto a La 7 di sospendere il programma che discredita la stessa emittente, una tv che nel tempo, con le sue trasmissioni, ha acquisito credibilità»

Insomma, tempi duri per la satira di Guzzanti. Probabilmente il suo modo di fare satira non viene compreso appieno e lo fa finire ancora una volta sul banco degli imputati. Quel che è certo è che la satira in Italia è libera e che tanto bigottismo, forse, potrebbe limitare la nostra libertà.

Ecco, per chi se lo fosse perso, il momento in cui Guzzanti interpreta l’esilarante padre Pizzarro:

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