Se le indiscrezioni rivelate dal quotidiano inglese “The Sun“ saranno confermate, Johnny Depp entrerà di buon diritto nella dorata lista degli attori più ricchi del cinema americano.

Secondo tale fonte, infatti, il pirata più amato dal pubblico di tutto il mondo guadagnerà, per la realizzazione del quinto film della fortunata saga “I Pirati dei Caraibi”, la bellezza di 60 milioni di sterline.

Si tratta di una cifra davvero esorbitante, che permetterà a Johnny Depp non solo di affrontare con maggiore serenità (per lo meno dal punto di vista economico) la separazione con la storica compagna Vanessa Paradis, con la quale conviveva da 14 anni, ma anche di poter curare con più attenzione la propria immagine, attraverso la partecipazione a progetti cinematografici di qualità e di alto livello.

Insomma, questo contratto farà entrare Johnny Depp, di buon diritto, nel novero dei “Paperon de’ Paperoni” di Hollywood, accanto a Tom Cruise, Will Smith e Jack Nicholson.

Il segreto di una paga così alta risiede non solo nella grande fama di Depp ma anche, e soprattutto, nella tipologia contrattuale che egli ha firmato. Tale contratto infatti prevede un compenso “base”, da erogare durante le riprese, più una percentuale sugli incassi della pellicola e del merchandise. Considerando il calibro del film e il suo cast, la previsione del compenso di Depp sembra più che ragionevole.

Questo tipo di contratto è ormai stipulato molto spesso dalle case cinematografiche americane. Il primo che sperimentò questa tipologia contrattuale fu Jack Nicholson nella metà degli anni settanta per film come “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, seguito a ruota da Tom Cruise e Will Smith.

Si tratta, ovviamente, di un contratto stipulato solo per quelle categorie di film e di attori la cui popolarità può garantire un sicuro ritorno di investimento in termini economici.

E ormai Johnny Depp, nei panni del pirata Jack Sparrow, con la sua sottile ironia, la sua camminata un po’ brilla e il suo disprezzo per le leggi, ha conquistato senza riserve il cuore degli spettatori.