Sanremo 2013, la Littizzetto intervistata a Domenica In-L’Arena

La Littizzetto è pronta per il Festival: improvviserà. Chissà se ballerà anche?

di Monia Ruggieri 28 Gennaio 2013 15:47

E’ la “valletta” che accompagnerà e sosterrà Fabio Fazio nella conduzione del 63° Festival di Sanremo, in onda su Rai 1 dal 12 al 16 febbraio. Stiamo parlando della comica ed ironica Luciana Littizzetto, la quale da qualche giorno è il volto di numerosi spot dedicati proprio alla kermesse canora ligure.

Ieri è stata ospite di Domenica in – L’Arena, programma della domenica pomeriggio di Rai 1 condotto da Massimo Giletti. nel corso dell’intervista, la Littizzetto ha parlato della par condicio e di quello di ha in mente di fare e dire nel corso delle cinque serate dedicate al Festival di Sanremo 2013.

“Di politica non si può, c’é la par condicio, di chiesa non ne parliamo, di sesso per carità, siamo in prima serata. Magari darò la ricetta del coniglio alle olive. Anzi, se volete farmi avere qualche argomento… magari l’elastico delle mutande, i nuovi tagli di capelli, se sono meglio i maschi con le ciglia tolte o a rondine…”.

Così ha ironizzato la presentatrice tv. Dunque non può parlare dell’ex premier Silvio Berlusconi:

“Non posso neanche dire ‘due maroni’ – ironizza la Littizzetto – Sanremo è bello perché c’é l’attualità, le cose che diremo verranno anche improvvisate sul palco”.

La presentatrice ironica non si è lasciata scappare qualche battuta, come sul bacio a Pippo Baudo e su un bacio ipotetico a Fazio:

“Fabio l’ho già baciato ed era meglio Pippo Baudo: chissà, magari torna Pippo e lo ripeteremo”.

E come non parlare di tacchi, abbigliamento e scalinate: d’altronde sarà la madrina d’eccezione!

“Il problema sono i tacchi, devo allenarmi altrimenti rotolo, cado anche da seduta. Avevo chiesto la scala mobile, ma non è arrivata, perché è un Festival al risparmio. Ci sarà la scala che dovrò scendere: se scegli di andare a Sanremo devi stare dentro il meccanismo del Festival”. 

Ovviamente senza dimenticare che:

“in fondo Sanremo è difficile, ma è un gioco. E’ un po’ come il parto, lì per lì ne parlano tutti, poi te lo dimentichi”.

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