La serata del 63° Festival di Sanremo si apre con un inno all’Italia ed un omaggio a Giuseppe Verdi nell’anno del suo Bicentenario, con Va pensiero, intonato dal coro dell’Arena di Verona. Poi è stata la volta di Luciana Littizzetto, irriverente ed ironica come suo solito, che ha dato inizio alla sua serata con una divertente lettera rivolta proprio a San Remo, dopo essere arrivata sul palco dell’Ariston su una carrozza principesca e sfarzosa.

Tra una canzona e l’altra è stata la volta dell’ironico Maurizio Crozza, il quale è entrato nell’Ariston vestito da Berlusconi ed ha iniziato così il suo monologo satirico:

“Che cosa volete che faccia? Posso cantare? Faccio Totò o taglio i fondi alla scuola pubblica? Tanto mi diverto allo stesso modo, sono vent’anni che faccio tagli e gli italiani continuano a votarmi. Quante belle signore qui, eleganti, anche io faccio le cene eleganti ma qui siete diversi, siete tutti vestiti”.

Dalla platea, qualche fischio e un “vai a casa”, “basta politica” prendono il sopravvento. Poi i fischi, mischiati a qualche applauso. Tanto che Crozza era visibilmente agitato. Tanto che è dovuto intervenire Fazio per riportare la situazione alla normalità:

 “Così non vale, stiamo applaudendo un comico, dobbiamo divertirci e non approfittare del Festival di Sanremo per farsi notare con due urla, ascoltiamo tutto l’intervento di Maurizio Crozza che siamo onorati di vedere qui”.

Crozza, così continua a parlare di politica:

“Cosa hanno in comune Sanremo e le elezioni? Chiunque vinca non conta una mazza. Tra due settimane andremo a votare con un quadro politico totalmente privo di logica. Chiunque governerà lo farà alleandosi con qualcuno che lo ha appena mandato a cagare. Credetemi, siamo ingovernabili”.

Massimo Martelli, uno degli autori di Fabio Fazio,  ha poi tenuto a precisare che i fischi non erano diretti a Crozza:

Il “fuori fuori” era riferito a due persone del pubblico che all’entrata di Maurizio hanno subito cominciato a urlare. Questi due personaggi sono stati accompagnati nel foyer dell’Ariston dagli inservienti della vigilanza.