Rai, ecco come cambieranno le fiction

Raifiction e la sua responsabile raccontano come le fiction della rete pubblica cambieranno nel corso dei prossimi mesi

di Monia Ruggieri 22 Febbraio 2013 17:31

Eleonora Andreatta, nuova responsabile di Raifiction, ha voluto specificare i canoni e gli stili che le nuove fiction Rai seguiranno. Primo tra tutti l’introduzione di una nuova figura femminile, più donna, legata a tematiche non obsolete, ma moderne e portatrice di valori sani e buoni.

Questo però non significa che le fiction in costume verranno abbandonate:

“Continueremo a fare fiction d’epoca, magari meno ma soprattutto mai polverose e distanti. Lavoreremo sul genere in modo innovativo, come si fa nel resto d’Europa. Produrremo una serie in sei puntate, ‘La dama velata’, ambientata all’inizio del ‘900 che mescola mèlo e fantasy”.

Come sempre si cercherà di dare spazio anche alle monografie dedicate a personaggi importanti che hanno fatto la storia del nostro Paese, nonché alle fiction che avranno il delicato compito di raccontare e descrivere il mondo degli adolescenti.

“Ogni rete ha un pubblico diverso. Ed è fondamentale che la nostra offerta possa diversificarsi. Poi se Raiuno ha un pubblico più ampio e tradizionale ed è quindi necessario rinnovare con gradualità, Raidue e Raitre permettono di introdurre una maggiore velocità di innovazione.”

E ancora, a quanto pare il rinnovamento della Rai passerà anche attraverso internet, un canale, purtroppo troppo poco utilizzato per quanto riguarda questi prodotti e progetti televisivi.

“Ogni mezzo ha le sue regole che influenzano le possibilità del linguaggio, e per un grande editore come la Rai è fondamentale e stimolante sperimentare nuove forme di racconto. Il web, poi, permette una vera interattività con uno spettatore. Ci piacerebbe che il pubblico non fosse un terminale passivo della nostra offerta, ma complice rispetto al racconto. Anche in televisione non vogliamo una fiction dei telefoni bianchi, ma racconti che giochino con i generi e che coinvolgano lo spettatore con tematiche che possano appassionarlo. Vogliamo un telespettatore attivo, che non si addormenti”. 

Insomma, sulla Rai ne vedremo delle belle!

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