Tutto Dante, stasera il terzo appuntamento

Anche stasera Benigni ci proporrà alcuni canti dell'opera letteraria più importante di sempre: La divina commedia

di Monia Ruggieri 13 Marzo 2013 12:50

Roberto Benigni riporta “La Divina Commedia”, la principale opera letteraria di Dante Alighieri, in televisione: da mercoledì 27 febbraio, per ben dodici puntate, leggerà gli ultimi dodici canti (dall’undicesimo al ventiduesimo) dell’Inferno, accompagnando il pubblico in un viaggio estremamente emozionante. A partire da mercoledì 27 febbraio, dunque, il piccolo schermo sta ospitando le registrazioni delle letture dell’attore e comico toscano della scorsa estate in piazza Santa Croce a Firenze. Infatti le serate che andranno in onda sono le registrazioni dello spettacolo di Benigni “TuttoDante 2012″, organizzato da Lucio Presta con la produzione esecutiva di Arcobaleno Tre e prodotto dalla Melampo; che ha  in piazza un totale di circa settantamila spettatori, coinvolgendo uno staff di oltre cento persone.

La serata sarà dedicata al canto XIII. Questo si svolge nel secondo girone del settimo cerchio, dove sono puniti i violenti contro se stessi.

«Siamo dentro la città di Dite, nella selva che si trova al di là del Flegetonte, dove giacciono le anime dei suicidi, peccatori inseriti addirittura dopo gli omicidi perché la loro è una colpa ancora più grave, è la massima ingiustizia verso se stessi e la massima ingiuria verso Dio».

ha spiegato l’attore toscano, che ha così continuato:

 «Reale è la pietà di Dante per le anime che popolano questo canto»

“Quello meno amato dai critici del passato e non solo, uno dei canti più straordinari per me. Dante ci dirà, con la stessa perizia di uno scienziato, com’è fatto l’Inferno, ci parlerà della sua struttura topografica e morale”.

 

Infatti il sommo poeta fiorentino, utilizzerà questo canto proprio per definire e descrivere la gerarchia dei peccati e la loro dislocazione all’interno dei gironi infernali.

 ”È il momento di tornare nel profondo abisso, grazie a Dante assistiamo a uno dei più grandi miracoli letterari, e quando ci si trova dinanzi alla bellezza e alla grandezza nasce in noi una irrefrenabile voglia di farne parte”.

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