Conchita Wurst contestata in Russia
Si è presentato sul palco con chioma lunga, ciglia finte e una barba curatissima, l’attenzione è ricaduta tutta su Conchita Wurst, la drag-queen vincitrice dell’Eurovision Song Contest.
Nessuna speranza per Emma Marrone, che si è piazzata solamente al ventunesimo posto, regalando una performance non proprio memorabile. Invece il brano “Rise like a phoenix” ha stregato il pubblico, Conchita Wurst è arrivata all’Eurovision di Copenaghen con l’intenzione di trasformarsi in un messaggio di libertà ma la sua partecipazione ha creato non poco scompiglio.
Se l’Europa è stata solidale e tollerante, dimostrando una mentalità più aperta del previsto, la Russia lo è stata molto meno e non sono mancati i tentativi di boicottaggio. Il venticinquenne austriaco Thomas “Tom” Neuwirth ha dichiarato di non essere transessuale e di non avere intenzione di cambiare sesso, è una drag queen che appare più per il suo essere donna barbuta che per la stazza, ha voluto dedicare la sua vittoria a coloro che credono in un futuro di pace e libertà.
Il Ministro austriaco della Cultura Josef Ostermayer si è detto felice di questa vittoria, che porta automaticamente l’Eurovision Song Contest in Austria per il 2015, “è anche una vittoria in Europa della tolleranza e del rispetto” ha dichiarato. Ma non sono dello stesso parere in Russia, il vicepremier Dmitri Rogozin ha scritto così su Twitter:
Il risultato di Eurovision ha mostrato ai sostenitori dell’integrazione europea il loro futuro: una donna barbuta.
Non è stato più clemente il leader nazionalista Vladimir Zhirinovski:
È la fine dell’Europa. Loro non hanno più uomini e donne, hanno questo.
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