Daniel Craig, olimpiadi e Skyfall
E’ un anno d’oro per Craig, dalle olimpiadi alla pellicola Skyfall, dove interpreta un personaggio dall’ambiguità sessuale. L’attore giunto a Roma per il nuovo 007 “Skyfall”, in una intervista ha ricordato anche l’esperienza con Elisabetta II nell’apertura dei Giochi ed ha svelato il suo sogno, ovvero quello di arrivare alla vecchiaia con lo stesso slancio ed entusiasmo di Paul Newman.
“La partner di James Bond di cui ho avuto più soggezione? La regina, suppongo… In fondo è pur sempre la regina, no? Fare lo spot con lei per le Olimpiadi è stato, come dire, surreale. Però io come suddito non sono proprio l’ideale: anzi, se proprio dobbiamo dire la verità, sono un tantino repubblicano”
ha detto l’attore. E quando gli viene chiesto perché ha voluto Sam Mendes come regista del film, Craig risponde:
“In effetti le voci che dicono che sia stato io a coinvolgerlo nel progetto sono vere. È accaduto dopo una chiacchierata in cui non eravamo due uomini di cinema ma due semplici fan di Bond. Abbiamo capito la direzione da prendere dopo aver scoperto che entrambi riteniamo che il Bond dei libri di Ian Fleming sia in realtà un personaggio complicato, conflittuale. Un assassino che non ama uccidere. E allora abbiamo deciso di ripartire da lì: vecchio stile sì, ma con elementi moderni”.
Parlando dell’esibizione ai giochi di Londra, invece, ha affermato:
“È stato strano, devo ammetterlo: io, un ragazzo di Liverpool, al cospetto della regina. Piacevole, senza dubbio. Penso che col passare del tempo sarà uno di quei ricordi che, guardandomi indietro, mi renderà più felice”.
E parlando della sua prospettiva futura, cioè del suo sogno d’attore, ha confidato Craig:
“Spero di essere come era Paul Newman a 76 anni, quando ho avuto la fortuna di lavorare con lui sul set di Era mio padre: con la carriera che aveva alle spalle era ancora entusiasta, agitato, nervoso. Se a 76 anni sarò come lui, mi riterrò fortunato”.
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