Django Unchained e il genio di Tarantino

L'ultimo film di Quentin Tarantino è una geniale rivisitazione dello stile western.

di Elisa Bonaventura 23 Gennaio 2013 21:47

Un film di Quentin Tarantino. Con Jamie Foxx, Chistoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington. Categoria: Western. Durata: 165 min. Paese: USA, 2013. Data di uscita: 17 gennaio 2013. Target: 17+.

Quentin Tarantino è tornato.

E stavolta il suo incredibile genio cinematografico ha partorito un’opera perfetta, impeccabile, un western accattivante e appassionante, che tiene incollati alla poltrona del cinema per quasi tre ore, dando la sensazione di finire fin troppo presto.

Quentin Tarantino è tornato, ed è tornato in grande stile, meritandosi in pieno le sette nomination ai prossimi premi Oscar.

La storia è ambientata pochi anni prima la guerra di secessione americana, quando la schiavitù degli afroamericani era un realtà diffusa e, soprattutto, intesa come essenziale e necessaria. Lo schiavo Django viene comprato e liberato dall’eccentrico dottor Shultz, un dentista cacciatore di taglie. I due formano una coppia perfetta, uccidendo banditi in tutti gli stati d’America per riscuotere la taglia. E’ sicuramente questa prima parte del film che attrae di più lo spettatore, perché avventurosa e ironica, scorrevole e intrigante.

Nella seconda parte della narrazione, la scena si sposta in Mississippi e precisamente nella piantagione di Calvin Candie, dove la bella sposa di Django, Broomhilda, è stata venduta come schiava.

Ed è a questo punto che entrano in scena due attori dalla bravura inaudita, che danno libero sfogo a tutte le proprie capacità di interpretazione e recitazione: Leonardo DiCaprio e Samuel L. Jackson.

In particolar modo, DiCaprio dà vita ad un Calvin Candie spietato e crudele, cinico e spocchioso, raggiungendo dei livelli altissimi e riuscendo alla perfezione a incarnare la terribile mentalità,arretrata e razzista, dei proprietari terrieri dell’ottocento, la cui altezzosità era particolarmente accentuata nelle grandi terre del Sud degli Stati Uniti.

E per finire, non potevano mancare i tratti caratterizzanti del film di Tarantino: la violenza in quasi ogni scena e una colonna sonora superba, nella quale spicca una composizione di Ennio Morricone.

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