Elles, tra escort e reporter
L’argomento non è affatto semplice da presentare al cinema, e forse non si tratta del film adatto per chi ha voglia di cibarsi di finzione cinematografica. Anche se Elles non è propriamente reale, rispecchia un mondo che non soltanto esiste, ma prende piedi ogni giorno di più. La regista è la polacca Malgoska Szumowska e fa parte della Zentropa di Lars von Trier, il suo compito in questo film è quello di mostrare un angolo di mondo che c’è ed è vivo, ma i più vogliono coprire e nascondere, come se questa realtà, a tratti incomprensibile, non riguardasse noi e il nostro mondo.
Un film che parla di donne, e come potrebbe essere altrimenti se attorno ad esso ruotano ben sei figure femminili? Stiamo parlando di una reporter impegnata in un’inchiesta sulla prostituzione studentesca interpretata da Juliette Binoche, due giovani ragazze che si vendono in cambio di denaro, la regista nominata prima, la sceneggiatrice Tine Byrckel e la produttrice Marianne Slot.
La pellicola racconta la vicenda di Ann, una giornalista, con una bella famiglia ed una dignitosa casa, che vive a Parigi e scrive per una rivista femminile. La redazione le chiede di portare avanti un’inchiesta che riguarda la prostituzione tra le giovani studentesse e ciò la porterà ad incontrare Alicja (Joanna kulig) e Charlotte (Anais Demoustier), due studentesse in realtà molto orgogliose del loro modo di fare e del loro piccolo mondo. Gli incontri tra Ann e le due studentesse metteranno a dura prova le certezze della giornalista, la quale si interrogherà sulle sue convinzioni circa il sesso, il lavoro e la famiglia.
Presentato alla Mostra del cinema di Berlino nella sezione Panorama, la pellicola non ha del tutto convinto la critica a causa dei cliché presenti e della sceneggiatura poco convincente, che non si spinge a fondo in nessuna delle piste che apre. Ma proprio per questo si insinua così a fondo nella mente della giornalista protagonista.
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