Gabriel Garko a C’è Posta per Te

Anche quest'anno l'attore è ospite del programma della De Filippi

di Monia Ruggieri 27 Agosto 2012 11:21

Queste cose  la Clerici le dice perché con le mie fiction ha perso tutti gli scontri. Una volta, pur di evitarmi, ha chiesto che la spostassero di giornata. Quando l’hanno messa al sabato s’è scontrata con C’è Posta per te della De Filippi. E li chi c’era ospite? Io. Per la cronaca: abbiamo vinto pure quella sera. E tornerò ospite di Maria l’8 settembre. Mi sa che ormai la Clerici mi sogna pure la notte. Ma come incubo”. Queste le parole che l’avvenente attore Gabriel Garko ha rilasciato al quotidiano Il Giornale, in merito ad Antonella Clerici e ai suoi attacchi contro la Mediaset, accusata di “battere” la Rai negli ascolti grazie al bel viso e al fisico di Gabriel Garko, senza accennare minimamente alla sua bravura di attore.

Il sassolino sopra citato di Garko è stato tirato fuori proprio in occasione delle voci di corridoio che volevano l’attore ospite della nuova edizione di C’é posta per te, condotto dalla regina della tv di Mediaset, Maria De Filippi. Il bel Gabriel ha altresì confermato la sua partecipazione al quotidiano sopra citato.

A quanto pare Garko anche quest’anno parteciperà al programma della De Filippi, confermandosi come uno degli ospiti fissi della seguita ed amata trasmissione. Certamente Garko è un bellissimo ragazzo (anche se c’è di meglio…), un buon attore (anche se molti avranno da obiettare, me compresa), è seguitissimo ed amato per la numerose fiction di cui si è reso protagonista e la sua presenza servirà anche da pubblicità per le prossime serie tv del nuovo palinsesto autunnale, ma verrebbe da chiedersi: c’è soltanto lui?

Quanti bravi attori potrebbero attirare audience ed ampliare il numero dei telespettatori del programma, già molto seguito? Raul Bova per citarne uno tra i tanti, o il bellissimo Testi e, perché no, i novellini della scena televisiva, come Vaporidis. Insomma, Maria, come affermava una famosa pubblicità andata in onda qualche tempo fa, “meglio cambiare, no?”.

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