Le Iene Show, 1 marzo su Italia 1: la morte per eutanasia di dj Fabo

La triste storia di d Fabo è stata raccontata a Le Iene Show, che nel nuovo appuntamento di mercoledì 1 marzo segue l’ultimo viaggio di questo ragazzo e la sua scelta libera

di Antonio Ruggiero 1 Marzo 2017 8:28

Mercoledì  1 marzo in prima serata su Italia 1 nuovo appuntamento con Le Iene Show condotto da Ilary Blasi e Teo Mammucari:  tra i servizi della puntata si torna a parlare di dj Fabo e dei suoi ultimi giorni in vita prima di essere accompagnato in Svizzera per eseguire una procedura di eutanasia.

Nella puntata di domenica 26 febbraio su Italia 1, è stata raccontata la triste vicenda di Dj Fabo, al secolo Fabiano Antoniani, 39enne che, in seguito a un incidente stradale avvenuto nel 2014, divenne cieco e tetraplegico.

La mattina dello scorso 27 febbraio, così, DJ Fabo è deceduto presso la struttura di un’associazione in Svizzera, dove la legge autorizza il suicidio assistito, una procedura che dà la possibilità a un malato terminale di decidere di morire senza l’intervento diretto di un medico.

Ad accompagnarlo, Marco Cappato, esponente di Radicali italiani e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, che potrebbe rischiare fino a 12 anni di carcere per tale gesto.

Giulio Golia intervista Marco Cappato che racconta l’ultimo viaggio di Dj Fabo; la Iena, inoltre, accompagna il politico nella Caserma dei Carabinieri a Milano dove lui ha deciso di recarsi per «autodenunciarsi per l’aiuto al suicidio di Dj Fabo.

È di qualche giorno fa la notizia della condanna a 4 anni e otto mesi di reclusione per la persona accusata di stalking nei confronti di Fabio Quagliarella. Intervista all’attaccante della Sampdoria che ricostruisce la vicenda.

Nina Palmieri torna ad occuparsi del caso di Giovanni, detto Capitan Tempesta. Dato che il relitto non è mai stato recuperato, la Iena si reca nell’esatto luogo del naufragio, come precedentemente promesso. Qui, insieme alla famiglia, l’inviata segue le operazioni di alcuni sub che si immergono nel tentativo di recuperare nuovi indizi che possano far luce sulla vicenda.

Marco Maisano va a Casablanca per provare ad aiutare un 19enne italiano di origini marocchine che è stato condotto in Marocco dopo che la sua famiglia ha scoperto della sua omosessualità:  al giovane gli sarebbero stati sequestrati i documenti necessari per tornare in Italia e la sua paura è che, visto che lì l’omosessualità è considerata un reato, il ragazzo teme di essere denunciato.

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