La pellicola che racconta la storia del cinema

Un viaggio a ritroso nella storia del cinema

di Monia Ruggieri 27 Settembre 2012 12:09

 The Story of FilmE’ questo il nome della bellissima impresa che il regista e critico irlandese Mark Cousins ha portato a termine e che dal 25 settembre possiamo vedere e ammirare in una sala delle principali città italiane  con due episodi a settimana per sette settimane. Si tratta di una pellicola della durata di 15 ore e realizzata dopo un lavoro di ben 6 anni, nella quale possiamo ammirare spezzoni di film, interviste con cineasti di tutto il mondo e luoghi particolarmente significativi per la storia del cinema, come la casa dei fratelli Lumière.

Il regista ha spiegato così la nascita del film, il quale nasce da un libro:

“Ho scelto il passaggio continuo da un tempo ad un altro perché la nostra memoria, come il nostro rapporto con le immagini, non procede come un viaggio in linea retta, ma procede seguendo sollecitazioni e percorsi diversi. Come il libro era di facile lettura, volevo che il film fosse accessibile a tutti, non una storia sul business o sulle tecniche, ma sulle idee, sulla poetica, sulle curiosità, sui cambiamenti. Volevo che esercitasse la stessa attrazione che provavo io per il cinema quando avevo 15 anni”. 

Grazie alla semplicità della pellicola, The story of film è un film destinato proprio a tutti. I cinefili faranno un percorso a ritroso e nella memoria ritrovando così dettagli di film lontani nel tempo, per gli altri rappresenta un bel modo di vedere e confrontare i vari film nel corso della storia. E’ così che Cousins ha deciso di comunicare la sua passione per il cinema che lo contraddistingue da quando è ragazzino:

 “Sono cresciuto negli anni della guerra civile e della violenza. Madre cattolica e padre protestante, ho studiato nelle scuole cattoliche, ricordo ancora con timore la severità delle suore. Il mio rifugio era la sala cinematografica, solo lì dentro al buio, mi sentivo protetto. E libero di evadere dalla realtà e vivere le avventure dello schermo. Non è ancora questa una funzione del cinema?”.