Matteo Branciamore lascia i Cesaroni

Branciamore lascia i Cesaroni ed interpreta Giuda

di Monia Ruggieri 4 Ottobre 2012 10:35

“Pentole e bicchieri, sono lì da ieri.. scendo a far la spesa e poi ti aiuto volentieri” : immagino che la “sigla” di apertura della fiction di Canale 5 I Cesaroni interpretata dal protagonista della serie, Marco,  la conoscete tutti. O quasi. Ebbene la sigla resterà, Marco probabilmente no. Avete capito bene, il bel Matteo Branciamore lascia i Cesaroni. L’attore di origini romane, che interpreta ormai da cinque edizioni il romantico musicista Marco Cesaroni ha deciso di lasciare la fiction che lo ha reso famoso al grande pubblico e che lo ha consegnato tra le braccia del successo. I motivi che l’hanno spinto a prendere questa decisione li ha descritti alla rivista Vanity Fair, parlando anche dei suoi problemi con il sesso e del suo prossimo personaggio, Giuda, in una miniserie dedicata a Barabba.

Sulla sua scelta di lasciare il cast, pare, non abbiano influito né i rapporti con il resto degli attori, né il nuovo ingresso della principessa nella fiction. Branciamore ha sentito semplicemente il bisogno di togliersi di dosso, dopo ben 5 anni, i panni di Marco dei Cesaroni, un’etichetta che sì è stata la sua fortuna, ma che forse ad oggi gli era diventata troppo stretta:

“Non possono vedere sempre Cesaroni. Per avere la parte, ai provini avevo recitato il timido romantico, ma io sono completamente diverso. Detto così, è brutto. Però non lo sono, anche se può capitare, a seconda delle situazioni sentimentali”.

E sulla nuova miniserie che andrà in onda su Rai 1 ed è stata presentata al RomaFictionFest del regista americano Roger Young, Barabba, dove Matteo interpreta Giuda, dice:

“Proprio perché è americano, a Young non gliene frega niente se ho fatto I Cesaroni: ha visto il provino e deciso che andavo bene. Non è solo il traditore dei 30 denari, è come ha detto il Papa: uno strumento di Dio. Tenta di convincere Barabba che il Messia è lui, non Gesù. Nel film parlo molto veloce, incalzante, sono un’ombra nera al limite della follia”.

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