Nelle sale italiane il film che ha contribuito alla vittoria di Obama
Dopo la rielezione del Presidente Obama, approda in Italia il docufilm sulla cattura e uccisione di Osama Bin Laden.
Da poche ore abbiamo appreso la notizia sulla rielezione alla Casa Bianca del Presidente Barack Obama. E mentre l’America si interroga sul suo futuro, più incerto che mai tra crisi economica ed eventi climatici devastanti, in Italia approda il film che negli States ha sollevato un vero polverone.
Stiamo parlando di “Code name Geronimo”, il docufilm, diretto dal regista John Stockwell, che svela al mondo intero le operazioni militari che hanno portato ad uno dei maggiori successi della presidenza di Obama sul piano internazionale: la cattura e l’uccisione del terrorista afghano Osama Bin Laden, mandante del terribile attentato delle Torri Gemelle di New York.
E se il film sarà proiettato in tutte le sale italiane a partire da domani, negli Stati Uniti esso è stato trasmesso, ed è stato quindi visto gratuitamente da milioni di americani, da National Geographic Channel lo scorso 4 novembre, appena due giorni prima delle elezioni.
Non a caso, molti ritengono che la proiezione di questo film abbia segnato un punto a favore della candidatura di Obama, anche perché la produzione è firmata Harvey Weinstein, azienda che è sempre stata tra i principali finanziatori delle campagne elettorali del Presidente.
Il film ha come protagonisti assoluti i membri del Six Team dei Navy Seals, la squadra che è stata appositamente addestrata a compiere questa missione importantissima per l’opinione pubblica americana, chiamata con il nome in codice “Geronimo”, addestramento condotto mentre la CIA verificava l’esatta posizione del nascondiglio del criminale. Il 2 maggio 2011 viene annunciato al mondo che Bin Laden è stato ucciso.
Per il cast, il regista Stockwell ha scelto Cam Gigandet e il rapper Xzibit, che interpretano rispettivamente i soldati Stunner e Mule.
Il film è ovviamente un film di guerra, incentrato sulle esaltazioni delle gesta dei soldati, con un patriottismo di fondo che non è per nulla mascherato.
Il punto di vista utilizzato è infatti quello dei vincitori, che vengono ritratti come degli eroi senza macchia, mentre il nemico viene disumanizzato, per mostrarne solamente tutta la sua carica aggressiva ed estremista.
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