Tale e Quale Show, Valerio Scanu commenta la sua vittoria

Il cantante sardo si dice soddisfatto ma non perde l'occasione per levarsi qualche sassolino dalla scarpa...

di Maris Matteucci 1 Dicembre 2015 12:02

Valerio Scanu ha vinto la quinta edizione di Tale e Quale Show, torneo dei campioni, e si dice davvero molto soddisfatto. Ma non dimentica di togliersi qualche sassolino dalla scarpe nei confronti di chi lo ha sempre criticato.

Ecco le parole di Valerio Scanu a Nuovo.

Non mi aspettavo di vincere anche se ovviamente ci speravo. Per me la vincitrice doveva essere Serena Rossi che nell’ultima puntata ha offerto una performance davvero eccezionale. Comunque, visto che si tratta di una gara, vincere fa sempre piacere. Non è vero che l’importante è partecipare. Non è facile rientrare dopo 11 puntate in un gruppo già collaudato, fra l’altro non è mai accaduto che un concorrente delle passate edizioni vincesse. Ma devo fare i complimenti a Francesco Cicchella, lui è un bravo professionista. L’imitazione di Stevie Wonder è stata quella più riuscita ed emozionante. Ma anche quelle di Alex Baroni e Conchita Wurst. Ogni esibizione mi ha regalato qualcosa di diverso e non ne rinnego alcuna

Quindi il sardo non nasconde un certo fastidio in una intervista rilasciata a Grand Hotel:

Anni fa sono stato criticato per i miei boccoli e per il ritornello del brano con cui ho vinto Sanremo nel 2010, ‘in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi’, che invece ancora oggi è sulla bocca di tutti. Lo scorso marzo, poi, quando ho partecipato all’Isola dei famosi, sono state le mie ciabattine a finire nel mirino e qualche mese fa mi hanno addirittura attaccato per la canottiera che ho messo all’asta per raccogliere fondi a favore di un’associazione che aiuta i malati oncologici, i soliti ignoranti l’hanno definita un mini-abito. Ora certe battute, vedi ‘accoltellare il pandoro’, in questo periodo così difficile a livello mondiale, si devono evitare. Ciascuno dovrà prendersi le proprie responsabilità… Parlare di me dà visibilità: si movimentano i social, si scatena il web, si finisce in prima pagina. Chi non brilla di luce propria ha evidentemente bisogno di usare quella altrui per farsi vedere

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