E’ un periodo decisamente difficile per tutti quei conduttori che sono al timone dei cosiddetti programmi di cronaca, quelli che incentrano le loro puntate sulle tragedie che ultimamente stanno colpendo sempre più di frequente famiglie apparentemente normali. E così, dopo le tante critiche rivolte a Barbara D’Urso e al suo Pomeriggio 5 da parte dell’Ordine dei Giornalisti che ne ha chiesto la sospensione, oggi nel mirino finisce anche Quarto Grado, condotto dal giornalista Gianluigi Nuzzi. Accusato di essere a capo di un programma che sfrutta la tristezza altrui per fare audience.

Il conduttore di Quarto Grado rimanda le critiche al mittente e con un post al veleno lasciato su Facebook fa conoscere il suo personale punto di vista.

Premessa la libertà di chiunque di criticare (atto di generosità assoluto) vi voglio raccontare un fatto sul quale riflettere. In questi giorni alcuni signori hanno puntato il dito contro la televisione e certi programmi accusandoli di fare i vampiri sui casi di cronaca nera e altre turpi nefandezze. Considerando che queste critiche sono cicliche e periodiche in Italia per poi dissolversi nel nulla (ne conto una ogni 12-13 mesi) trovo assai singolare che questi signori scrivano le loro critiche proprio su quei quotidiani nazionali che sugli stessi casi editano istant book, dedicano pagine e pagine del cartaceo e aperture dei relativi siti con ricostruzioni, ipotesi, dettagli che nemmeno la tv manda in onda. E’ come se un diabetico scrivesse dei Suoi problemi sulla rivista dei produttori di zucchero. Saluti e, ovviamente occhio ai dolci e…viva la critica!