Sanremo 2013, anche il Codacons contro il televoto

Continuano le polemiche nel Festival di Sanremo a causa degli ex talent e del televoto

di Monia Ruggieri 16 Febbraio 2013 14:09

Continuano le polemiche contro gli ex talent. Dopo aver visto come si sono “difesi” i ragazzi ex talent che partecipano quest’anno al 63° Festival di Sanremo, vediamo ora chi e perché si è scagliato contro la loro presenza.

La conferenza stampa di ieri, quindi del 15 febbraio del 63° Festival di Sanremo, senza ombra di dubbio verrà ricordata anche per le parole di Marinella Venegoni, critica musicale de La Stampa, contro i talent show e gli allievi che poi partecipano a kermesse così importanti. La critica ha così asserito in merito:

“Il televoto dipende tutto dai ragazzi che guardano i talent. E’ valsa la pena lavorare così tanto sulla musica? Non è il caso di buttare per aria il meccanismo e rifarlo nuovo?”

Il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, ha così risposto:

“Noi stiamo commentando il primo dato, che è il dato del televoto, poi ci sarà al 50% la giuria di qualità. Fare ora delle considerazioni sulla classifica è troppo presto. Aspettiamo il finale per vedere se questa classifica verrà ribaltata o confermata. L’unica cosa che dobbiamo ricordare è che, quando in questi giorni sala stampa e televoto hanno votato, c’è stata corrispondenza. Per ora è così, poi vedremo”.

Non è d’accordo con queste parole, però, il Codacons, che ha tenuto a ribadire:

“La classifica provvisoria dei cantanti in gara a Sanremo dimostra senza più alcun dubbio come il televoto non sia un sistema equo e corretto, e non garantisca uguale trattamento agli artisti che gareggiano per vincere il Festival, in quanto viene dato più peso al personaggio che alla canzone. Tra i primi quattro posti della classifica provvisoria -compaiono infatti 3 cantanti che hanno partecipato di recente a talent show televisivi. Ciò rappresenta la prova che il televoto, come da sempre sostenuto dal Codacons, viene utilizzato quasi esclusivamente da quel bacino di utenza proprio dei talent show, ossia giovani e giovanissimi, che vota i personaggi televisivi e non le canzoni. A tutto discapito di quegli artisti che non possono contare sulla visibilità mediatica garantita dalle trasmissioni televisive”.

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