Sanremo 2013, la conferenza stampa di Fazio

Il regolamento del Festival più amato degli italiani

di Monia Ruggieri 2 Ottobre 2012 10:33

La kermesse musicale più famosa d’Italia non è certo dietro l’angolo. Manca ancora qualche mese alla messa in onda, ma la conferenza di presentazione del programma c’è già stata; precisamente il 27 settembre, in diretta streaming, quando è stato anche annunciato il regolamento di Sanremo 2013.

L’intento di questa edizione, almeno secondo il presentatore Fazio, è quello di mettere al centro la qualità, e meno la televisione:

Per quel che possiamo, mettiamo al centro la canzone italiana. Lo spettacolo non deve fagocitare il senso del Festival di Sanremo. L’intento è quello di mettere due canzoni in gara, pezzi che sicuramente faranno parlare moltissimo; la soppressione dell’eliminazione dei cantanti è importante, anche se anti-televisiva, perché così facendo non mettiamo in imbarazzo nessuno. Non ci saranno, comunque, i super ospiti italiani, perché punteremo su quelli internazionali; cercheremo di fare al meglio questo spettacolo‘.

I cantanti chiamati in gara saranno ben 14, ciascuno con due pezzi; i giovani, invece, saranno otto, con un solo pezzo a disposizione. Si cercherà, però, di non coinvolgere i minori:

‘I minori devono studiare e non venire manipolati dalle case discografiche ed usati come vuoti a perdere. Ne va del loro equilibrio, a quell’età in corso di formazione‘.

Porte aperte, invece, ai ragazzi nati nei talent, a discapito di quello che si era detto qualche settimana fa:

C’è la ovvia intenzione di ascoltare le canzoni che verranno proposte – ha così esordito –. Siccome gli inviti rivolti sono piuttosto interessanti, siamo stati molto banali ma rigorosi: ascoltiamo tutte le canzoni e decidiamo in base ai pezzi. Nessuna preclusione. Veramente, per quel che mi riguarda, il problema non si pone, nel senso che non c’è alcun tipo di atteggiamento ostile. C’è una differenza rispetto al passato: mentre una volta Sanremo era l’unico accesso per consentire di fare musica, oggi non lo è affatto; quindi ci regoleremo di conseguenza‘.

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