Sanremo 2013, la Littizzetto contro la violenza sulle donne

Ecco le parole della Littizzetto per dire "no" alla violenza sulle donne

di Monia Ruggieri 15 Febbraio 2013 16:25

Luciana Littizzetto è ironica, passionale, spregiudicata, ma anche molto, molto attenta alle problematiche attuali. Ieri, nel suo consueto monologo, ha voluto omaggiare le donne, prima di tutto parlando di tutte quelle rogne degli uomini con le quali le donne hanno a che fare quotidianamente:

‘Vi amiamo quando a Natale scavate il panettone con le dita. Vi amiamo quando per farvi la doccia allagate il bagno. Vi amiamo quando per farvi un caffè sporcate la cucina che nemmeno dieci Cristina Parodi. Vi amiamo quando vi diciamo che vogliamo un figlio e voi rispondete che è meglio un cane. Vi amiamo anche quando date il peggio, vi amiamo nella buona ma soprattutto nella cattiva sorte. Perché l’amore è un apostrofo rosa tra le parole ‘E’ irrecuperabile, ma quasi quasi me lo tengo’.

Però poi il tono cambia, e di molto. Niente più ironia, niente risatine. Anche la musica in sottofondo cambia. E dall’ironia si passa alla denuncia sociale, alla violenza sulle donne, una triste realtà da combattere:

‘Pensa che bello vivere in un Paese dove tutti i diritti vengono riconosciuti. In uno dove posso vegliare la persona che ho amato tutta la vita senza nessuno che mi cacci perché non siamo parenti. L’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo. Un uomo che ci mena non ci ama. L’amore ci riempie la vita, non ci rompe le costole nè ci lascia lividi sulla faccia. Non abbiamo sette vite come i gatti ma solo una. Non buttiamola via.’

E’ stato un monologo sentito, reale e necessario. Perché spesso in televisione se ne parla troppo poco di quello che molte, troppe donne subiscono. E’ stato un esempio di coraggio e umiltà. Affinché gli uomini, ma soprattutto le donne, capiscano che un amore violento, non è amore.

Almeno in questo senso, la Littizzetto ha meritato un bel 10.

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