Servizio Pubblico, gli ospiti della seconda puntata

Furiosa lite tra la Santanché e Crocetta

di Monia Ruggieri 2 Novembre 2012 13:47

Ieri sera è andata in onda un’altra puntata di Servizio Pubblico, il programma di approfondimento politico condotto da Michele Santoro su La 7. La trasmissione ha ottenuto un grande apprezzamento da parte del pubblico, raggiungendo il 13% di share della serata. Ma quali sono stati gli ospiti e di cosa si è parlato? Scopriamolo subito.

La puntata andata in onda ieri sera era intitolata Piovono Grilli e uno degli ospiti era proprio Rosario Crocetta, d’altronde la tematica della serata riguardava le recenti elezioni regionali in Sicilia. Crocetta sin dall’inizio della puntata di è messo in evidenza grazie ad una lite in diretta con la signora Santanché, anche lei ospite del programma di Santoro. La discussione è scoppiata dopo che Crocetta ha commentato l’esito delle elezioni in Sicilia e la sua vittoria, nonostante la grande percentuale ottenuta dal partito di Grillo, il Movimento Cinque Stelle. La Santanché, mentre ascoltava Crocetta, ha ricordato un articolo apparso sul quotidiano Il Giornale nel quale si affermava che Crocetta spesso era affiancato da un tipo poco raccomandabile. L’atmosfera si è subito riscaldata, quando Crocetta ha risposto alla donna e da lì è nata la lite che li ha visti protagonisti. In un primo momento Santoro ha lasciato che ne discutessero da soli, ma quando le parole sono diventate pesanti, il conduttore è intervenuto ponendo fine alla discussione.

Tra gli altri ospiti presenti in studio ricordiamo il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris  e il giornalista Paolo Mieli, presidente di RCS libri.

Immancabile il giornalista Marco Travaglio con il suo editoriale:

«Oggi ‘piovono Grilli’. Tutti scoprono che sono necessarie le liste pulite. Ma la selezione dei candidati va fatta al momento di scegliere i candidatiperché allo stato attuale, i giochi sono orchestrati dai politici. E non è tutta colpa della legge porcellum non c’è bisogno di cambiarla per restituire potere agli elettori. Perché il porcellum non stabilisce che siano i segretari a decidere i candidati»

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