Servizio Pubblico stasera ospita Di Pietro

Puntata quasi monotematica sul leader dell'Italia dei valori

di Monia Ruggieri 8 Novembre 2012 16:26

Questa sera a La7 torna l’appuntamento con Servizio Pubblico, il programma condotto da Michele Santoro che arriva stasera alla terza puntata. Fine di un’epoca, questo è il titolo della puntata di questa sera, la quale sarà incentrata sulle vicende che recentemente hanno visto protagonista Antonio Di Pietro, il leader dell’Italia dei Valori. Nel corso della serata si parlerà del tramonto del berlusconismo, nonché della crisi avanzata che la Seconda Repubblica sta vivendo e, di conseguenza, anche dei partiti che l’hanno caratterizzata.

Per “fine di un’epoca” non si intende la fine dei partiti in seguito a questo sentimento di sfiducia nel quale il Paese, e i cittadini in primis, vive. La fine di un’epoca riguarda Antonio Di Pietro, recentemente infatti, il leader de L’Italia dei valori si è trovato al centro delle polemiche in seguito ad un’inchiesta portata avanti da Report, la quale ha evidenziato delle irregolarità sui fondi destinati al suo partito.

Questo il comunicato stampa circa la puntata che andrà in onda stasera alle 21:00 su La 7:

Dal 1992, anno d’inizio della fine della Prima Repubblica, Antonio Di Pietro è un protagonista della vita pubblica italiana, prima come magistrato e poi come leader in politica dove, con la sua Italia dei Valori, è stato il principale oppositore di Silvio Berlusconi. Oggi, nel 2012, con il tramonto del berlusconismo e la crisi avanzata della Seconda Repubblica e dei partiti e movimenti che l’hanno caratterizzata, la parabola politica di Di Pietro è anch’essa al tramonto o saprà rigenerarsi per una nuova Terza Repubblica? Ed il nuovo Di Pietro starà con Beppe Grillo, con il centrosinistra o – ancora una volta – da solo?

Oltre ad Antonio Di Pietro, presidente dell’Italia dei Valori, in studio interverranno Enrico Mentana, il direttore del Tg La7 e Vittorio Feltri, de Il Giornale. In collegamento da New York, ci sarà Federico Rampini di Repubblica.

Commenti