Tarantino torna al cinema con «Django Unchained»
Si intitola proprio «Django Unchained» il nuovo film del grande regista Tarantino. La pellicola del regista italiano uscirà nelle sale cinematografiche il 17 gennaio 2013 e racconterà il razzismo visto dal punto di vista dei neri.
«Ho voluto riscrivere la storia dal punto di vista dei neri. È la storia del razzismo e della violenza più brutale, una ferita ancora aperta negli Stati Uniti. E infatti questo film sta provocando un grande dibattito».
ha detto il regista proprio nel giorno della prima europea a Roma.
«Gli Stati Uniti non hanno ancora fatto i conti con questa ferita che è ancora aperta, sofferente e da cui, in questi ultimi 150 anni fuoriesce ancora sangue. E la riprova di questo arriva dal fatto che questo film ha provocato un enorme e profondo dibattito negli Stati Uniti. Si può pensare che una cosa successa tanto tempo fa sia ormai stata discussa fino alla nausea. Invece non è così e il film sta scatenando un dibattito, una discussione che sta coinvolgendo molte persone come ormai non succedeva dagli anni Settanta e questo per me ovviamente è molto gratificante e soddisfacente».
ha continuato Tarantino.
Jackson ha interpretato il cattivo zio Tom ed ha detto in merito alla pellicola:
« Sì c’erano sicuramente delle persone come Stephen, degli schiavi che avevano dei privilegi, che pensavano che la schiavitù andasse bene e che esistesse addirittura una gerarchia tra gli stessi schiavi – spiega Samuel L. Jackson – Il merito di Tarantino è aver fatto capire a tutti una cosa accadeva una volta che si attraversa il fiume Missisippi e si entrava nel profondo Sud. Mostra come venivano trattati gli schiavi nel film si arriva a un certo livello di violenza a cui forse le persone non sono abituate. Ma del resto la schiavitù si è protratta solo grazie alle intimidazioni sugli schiavi, molto più numerosi dei bianchi nelle piantagioni».
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