Stasera, 30 settembre, tornerà Report, il programma in onda su Rai 3 in prima serata condotto da Milena Gabanelli. Report, che andrà in onda alle 21:30, aprirà la nuova edizione con una puntata dal titolo Oggi in Parlamento, un’inchiesta di Bernardo Iovene. 

La puntata di stasera, dunque, parlerà del nostro Parlamento e di come appaia ormai screditato. Basti pensare che il Consiglio d’Europa dalla bellezza di 13 anni, invano, chiede al nostro Paese di recepire e ratificare la Convenzione Civile e Penale di Strasburgo sulla corruzione. Secondo la Corte dei Conti, l’Italia spende circa 60 miliardi l’anno soltanto per la corruzione, ma si è dovuto attendere l’ennesimo scandalo sui finanziamenti riguardanti la ricostruzione de L’Aquila, in seguito al terremoto che ha distrutto la città il 6 aprile 2009, perché se ne discutesse per la prima volta nelle Commissioni del Parlamento, arrivando alla conclusione di un disegno di legge contro la corruzione della PA, la Pubblica Amministrazione.

E se si pensa a Tangentopoli, appare subito chiaro che la diffidenza verso la magistratura ci porta solo ad un lungo e faticoso cammino, che spesso sfocia nell’ostacolare l’approvazione di una legge che in un paese diverso dal nostro, verrebbe approvata con voto unanime e senza troppe storie. Questo perché il nostro Parlamento non è forse in grado di promulgare e approvare leggi che possa in un certo qual modo lottare e condannare la corruzione nella PA, in quanto, in molti casi, andrebbe contro i suoi stessi interessi. Poiché è risaputo che il numero di deputati e senatori indagati o condannati per reati contro la PA è davvero alto: si pensi alla corruzione o alla concussione, al favoreggiamento alla mafia, all’appropriazione indebita o alla bancarotta fraudolenta, per non parlare del finanziamento illecito o dell’associazione per delinquere. Dal 1994 ad oggi, infatti, sono più di 500 i casi di procedimenti giudiziari.

Questa, in sostanza, sarà la ricostruzione che l’inchiesta di questa sera metterà in luce, senza tralasciare come la Giunta si è comportata nelle vicende di De Gregorio, di  Tedesco e Lusi, facendo interviste anche a parlamentari.