Torna su Rai2 “Once Upon a Time” – C’era una Volta

Dagli stessi autori di "Lost" un mistery drama ambientato ai giorni nostri, che si tuffa nelle fiabe

di Cristina Bonolis 26 Settembre 2012 19:19

Once Upon A Time” è una serie televisiva statunitense di genere fantasy liberamente ispirata ai racconti classici delle fiabe, ma ambientata al giorno d’oggi, con numerosissimi riferimenti ai film d’animazione Disney da cui sono tratti i nomi, i personaggi e i luoghi specifici.

Storybrooke, nel Maine, è una città nella quale gli abitanti, che sono in realtà personaggi di fiabe, vivono come se fossero persone normali e sembrano non ricordare la loro vera identità. Solo Henry, un ragazzino di dieci anni e figlio del sindaco, conosce tutta la verità e cerca costantemente di risvegliare i ricordi degli abitanti. Per riuscirci ricerca e trova Emma Swan, la sua madre naturale, convincendola a riportarlo a Storybrooke e, successivamente, a rimanervi.

Nella serie gli episodi si svolgono in un’alternanza tra il mondo delle fiabe e Storybrooke, anche se con alcune leggere differenze con la prima serie, che sembra verranno man mano aumentate nel corso della stagione.

I telespettatori che non hanno il satellite possono ora vedere in chiaro su Rai2 una delle serie tv rivelazione della scorsa stagione tv, che era andata in onda su Fox Italia con il titolo tradotto in italiano.

Rai2 il mercoledì in prima serata manda in onda la serie col nome originale (la traduzione italiana è in sottotitolo), mettendo in atto un’ “operazione fedeltà” che spesso le tv dimenticano in fase di adattamento

In effetti questo mistery drama si distacca dalla maggior parte delle serie TV trasmesse su questo canale in prima serata, ovvero il crime, mentre si avvicina di più a “Lost” che fu trasmesso sullo stesso canale senza mai raccogliere ascolti ragguardevoli nonostante l’alto numero di fan.

I creatori di “Once upon a time”, Edward Kitsis ed Adam Horowitz, sono stati produttori ed autori anche della serie cult “Lost” a cui si ispirano alcuni elementi narrativi come l’utilizzo del flashback e i così detti “easter eggs”, sorprese nascoste nella sceneggiatura.

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