La Luna: un corto tutto italiano accompagna “Ribelle – The Brave”

Il cortometraggio Pixar di Enrico Casarosa conquista il cuore del pubblico italiano e americano.

di Elisa Bonaventura 10 Settembre 2012 19:09

E’ ormai pacificamente riconosciuto come il nostro Paese sia da anni colpito dal fenomeno dei “cervelli in fuga”, giovani talenti che, frustrati dalla mancanza di prospettive in patria, fuggono verso l’estero per potersi realizzare professionalmente.

E se questo fenomeno è generalmente considerato negativamente, perché determina un ulteriore impoverimento del panorama culturale italiano, guardando al successo di persone come Enrico Casarosa non possiamo non essere felici che tali talenti abbiano deciso di fuggire all’estero, donandoci dei prodotti e dei risultati così eccezionali, che, nonostante siano stati realizzati in terre più feconde come gli Stati Uniti, tengono alto l’orgoglio italiano.

Enrico Casarosa, originario di Genova, fugge in America per inseguire un sogno: lavorare nell’industria di produzione cinematografica. E dopo anni di lavoro dietro le quinte alla Disney Pixar come creatore di storyboard, Casarosa ci regala il suo primo, brillante lavoro.

Si tratta di un cortometraggio, creato e diretto dallo stesso Casarosa, distribuito dalla Pixar, che sarà proiettato in tutte le sale italiane prima dell’ultimo, affascinante capolavoro disneyano “Ribelle – The Brave”.

Il titolo del cortometraggio è “La Luna” e racconta, con una dolcezza struggente, la storia di un bambino, portato dal papà e dal nonno a vivere una fantastica e magica esperienza sulla luna, dovendo continuamente combattere tra le personalità opposte dei due personaggi più anziani.

Il bimbo riuscirà comunque ad emanciparsi dai battibecchi del padre e del nonno, trovando da solo la strada migliore.

Chiaro è il tributo che Enrico Casarosa, da buon emigrato in America, dedica a Genova, la sua patria: la barca “La Luna”, su cui navigano i tre protagonisti, ondeggia dolcemente su un mare accarezzato da una luna piena mozzafiato, che il regista ha dichiarato essere stato modellato sul suo ricordo del mare genovese.

Inoltre, i riferimenti ad Antoine de Saint – Exupéry, creatore del “Piccolo Principe”, e alle “Cosmicomiche” di Italo Calvino sono più che evidenti: vedere quel bimbo che, con gli occhi pieni di stupore, saltella sulla superficie della luna ricoperta di tante piccole stelle splendenti affascina e commuove e porta lo spettatore a diventare di nuovo bambino.

Ed è proprio per questa straordinaria capacità di riuscire a far sognare ad occhi aperti il pubblico che Enrico Casarosa ha ricevuto la nomination per gli Oscar 2012.

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