Tornatore torna al cinema

Il regista siciliano al cinema con La migliore offerta

di Monia Ruggieri 3 Gennaio 2013 21:32

Dal 1 gennaio 2013 in ben 360 sale cinematografiche italiane è presente nella programmazione ufficiale il nuovo film di Tornatore, La migliore offerta. La storia è semplice quanto coinvolgente: un antiquario abituato a vivere in solitudine si innamora di una sconosciuta agorafobica con la quale si rapporta esclusivamente parlando attraverso una porta sbarrata. Anche il cast è stellare:  Geoffrey Rush e Sylvia Hoeks , passando per Jim Sturgess e  Donald Sutherland. Le musiche ovviamente sono di Ennio Morricone.

Tornatore ha così parlato della sua pellicola, definendola un film:

“per tutti: non respingerà quel pubblico che richiede semplicemente di essere intrattenuto per un paio di ore. Mi piaceva proprio la linearità di una storia schematica, che nasconde una sua complessità. Il film nasce dalle ceneri di due potenziali film diversi che non sono riuscito a risolvere. Sovrapponendoli come fossero melodie ho trovato ciò che andavo cercando, è stato un lavoro di artigianato cinematografico. In altri film tipo La leggenda del pianista sull’oceano l’ho trattato in modo più diretto, ma anche qui è ben presente: ci sono temi che  ti stanno a cuore e che non volendo tornano in storie diverse”.

Anche il premio Oscar Rush ha voluto esprimere il suo pensiero sulla pellicola:

“Il film è come un gioco al computer dove metti piccole sorprese che attraggono senza però rivelare il trucco: c’è un primo livello, una storia d’amore insolita. Poi il secondo, dove ti rendi conto dei conflitti curiosi che si dispiegano. Come la vita”.

E parlando di Tornatore ha detto:

“E’ un regista fantastico, ha un intuito viscerale di come dev’essere la storia. E dirige con grande senso di divertimento”.

Il regista, poi, ha voluto sottolineare il crollo degli incassi per quanto riguarda il cinema italiano:

 “La colpa non è solo della pirateria, che pure è il cancro del nostro mondo. Forse il biglietto costa troppo, di sicuro prima almeno a Natale le commedie si salvavano”. 

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