A febbraio esce “Vi perdono”, il primo film di Valeria Golino

Esce il mese prossimo il primo film della Golino nel quale parla di eutanasia

di Monia Ruggieri 10 Gennaio 2013 13:16

Nel bel mezzo della campagna elettorale, durante la quale alcun uomo politico ha fatto riferimento ai diritti civili dei cittadini, irrompe sulle scene cinematografiche il film di Valeria Golino dal titolo “Vi perdono”. La pellicola parla esplicitamente dell’eutanasia, sottolineando come, in assenza di dibattito politico sull’argomento, i registi prendono la parola su questi temi etici spesso sottovalutati. La pellicola è tratta dall’omonimo libro shock di Mauro Covacich, scritto con lo pseudonimo di Angela Del Fabbro, ed è il primo film che l’attrice, nonché compagna di Scamarcio, ha firmato come regista.

“All’inizio pensavo che avrei potuto interpretare io il ruolo della protagonista, Miele. Poi ho capito che doveva essere una giovane ragazza, così ho scelto Jasmine Trinca, affiancata da Carlo Cecchi,

ha dichiarato la regista; la quale non è nuova alle macchine da presa, infatti nel 2010 aveva realizzato un cortometraggio dal titolo Armandino e il Madre. Dopo la fortunata esperienza, la signora Golino ha deciso di tuffarsi nel mondo della regia vera e propria.

Le prime riprese della pellicola “Vi perdono” sono state girate a Tijuana, in Messico, per poi spostarsi nella capitale italiana ad aprile 2012. La storia raccontata è quella di Irene, detta anche Miele (poi scoprirete perché), la quale ha 32 anni e vive da sola, avendo qualche relazione occasionale di tanto in tanto. Ma da quasi tre anni ha deciso di modificare parte della sua vita e di dedicare parte di essa alle persone in cerca di aiuto, quindi alleviando la loro sofferenza nei momenti più critici della loro vita, fino ai loro desideri estremi. Ecco perché il suo nome in codice è Miele. Un giorno però la ragazza dovrà fare i conti con Grimaldi, un ingegnere settantenne in ottima salute, il quale è semplicemente stanco di vivere. L’uomo accompagnerà Miele in un vorticoso viaggio che metterà in crisi tutti i suoi valori.

Commenti