Clint Eastwood torna al cinema, ma solo come attore

In "Trouble with the Curve" si affronta il dramma della terza età sullo sfondo del mondo del baseball.

di Cristina Bonolis 21 Settembre 2012 19:54

Il nostro super Clint torna a recitare, questa volta tralasciando il ruolo da regista. “Trouble with the Curve” è uno di quei classici film hollywoodiani che vi faranno piangere e ridere, riscaldandovi il cuore.

E’ la storia di Gus Lobel (Clint Eastwood), per decenni il migliore talent scout di baseball, alle prese con il dramma dell’età che avanza inesorabilmente. Con il fiato sul collo del suo socio (Matthew Lillard) che vorrebbe rimpiazzarlo, addirittura con software capaci di prevedere le future performance dei giocatori, Gus partirà per il suo ultimo viaggio in cerca di talenti insieme a sua figlia Mickey (Amy Adams), desiderosa di aiutarlo a salvare la sua carriera nonostante il loro rapporto difficile.

Alla recente conferenza stampa per il lancio del film di cui Clint è anche uno dei produttori, insieme ad Amy Adams e Justin Timberlake (che interpreta un talent scout rivale) hanno parlato dei pro e contro della terza età, del loro lavoro con il debuttante regista e collega di tante produzioni Robert Lorenz, di quanto hanno imparato sul mondo del baseball e dell’interessante triangolo che lega i personaggi da loro interpretati.

Eastwood ha parlato anche del suo intervento alla recente convention Repubblicana a Tampa, e del suo prossimo film “A Star is born”, ispirato alla vita di Kurt Cobain. Eastwood è infatti un profondo conoscitore di musica e compositore di numerose colonne sonore, tanto da guadagnarsi la laurea ad honoris causa al Berklee College of Music.

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