Cose cattive, l’horror di Luca Argentero

Il lungometraggio low cost sulla scia di “The Blair Witch Project”

di Monia Ruggieri 31 Gennaio 2013 13:52

L’avevamo conosciuto come concorrente di uno dei reality più amati e seguiti di sempre, il Grande Fratello; poi abbiamo imparato ad apprezzarlo come attore e conduttore (Le Iene). Ora siamo di fronti ad una nuova sfida e avventura: Luca Argentero è diventato anche produttore. Stiamo parlando di Cose cattive, un horror particolare e diverso dal solito in quanto ambientato nel mondo di internet, prodotto dalla Inside Film di Luca Argentero e sua moglie, Myriam Catania. Inoltre la pellicola è diretta da Simone Gandolfo, noto al grande pubblico per la sua partecipazione a R.I.S. – Delitti imperfetti.

In sostanza si tratta di un lungometraggio low budget pensato per una distribuzione particolare e diversa dal solito:

“In realtà abbiamo provato ad abbozzare un progetto indipendente come è stata la fase produttiva anche per la fase distributiva avremo una sola copia che girerà per l’Italia per i prossimi sei mesi. Andremo a Milano, Genova, Imperia, Torino, Roma. Le date le troverete continuamente aggiornate sul sito che è cosecattive.net

ha detto Argentero.

Il film, vietato ai minori di 14 anni, racconta la vicenda di quattro ragazzi vincitori di un concorso di un blog nel quale venivano premiati i post più cattivi degli utenti. I quattro giovani arrivano così in un paese sperduto e caratterizzato da personaggi strani e ambigui. Verranno così calamitati in un vortice di massacro, dove alla fine verranno messi l’uno contro l’altro; per non parlare di una figura che punisce i quattro ragazzi in maniera proporzionale alle cattiverie che essi hanno postato in quel blog per partecipare al concorso.

Prima opera di una lunga serie? Luca Argentero è molto propositivo in merito:

“Produrre diventa poi una piccola droga, hai capito come funziona e quindi vuoi continuare ad applicare quello che ti dicevo prima, quello che hai imparato, per fare meglio stiamo iniziando una docufiction, quindi non c’entra proprio nulla. Fa parte del processo di sperimentazione di una piccola casa di produzione. Stiamo lavorando sulla sceneggiatura di un nuovo lungo. Dico sempre ai ragazzi: per quanti siamo, da quanto tempo siamo aperti e per le cose che stiamo facendo sembriamo la Paramount, in realtà non lo siamo però l’entusiasmo e la voglia di fare è la stessa”.

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