Il clan dei camorristi, ecco chi è Anna Esposito

Conosciamo meglio Anna Esposito, la moglie del giudice Esposito nella fiction di Canale 5

di Monia Ruggieri 29 Gennaio 2013 15:05

Venerdì sera andrà in onda la seconda puntata della nuova fiction di Canale 5 con Stefano Accorsi, Massimiliano Gallo e Giuseppe Zeno, Il clan dei camorristi. Non tutti i personaggi principali, però, sono maschili. Fra tutti, infatti, si distingue Anna Esposito, moglie del giudice Esposito (Stefano Accorsi) e interpretata da Francesca Beggio, bellissima attrice trentatreenne.

Recentemente l’attrice ha parlato del suo personaggio, appunto Anna Esposito, e della sua partecipazione alla realizzazione della fiction. In particolare l’attrice si è soffermata sulla descrizione del personaggio di Anna, su come si evolverà il suo personaggio e quindi la donna. La Beggio ha anche parlato dell’esperienza lavorativa e del suo rapporto con Accorsi, nonché delle realtà attuale degli attori.

“Anna è una donna coraggiosa e piena di sani principi. Nella prima puntata l’abbiamo conosciuta giovane e ancora ingenua, ma ben presto dovrà fare i conti con la realtà quotidiana in cui ha scelto di vivere insieme a suo marito”.

E ancora, sul futuro della donna:

“La vedremo crescere, diventare forte e combattiva, supportare Andrea nelle sue lotte, stargli accanto ad ogni costo, lottare contro lo sconforto e le paure per difendere la sua famiglia. Parallelamente porterà avanti la sua battaglia personale come medico, scontrandosi con una società corrotta e con il disagio sociale provocato dalla potenza della criminalità organizzata”.

La Beggio ha così risposto alla domanda che le veniva rivolta sul rapporto lavorativo con Accorsi e sul ricordo principale di questa esperienza:

“L’argomento trattato e la responsabilità dei ruoli non ci hanno concesso molto tempo per la soggezione. Quando devi creare una forte intimità c’è sempre un momento di grande studio, di osservazione. Poi entri nella storia e non esiste più nessun pudore, ci si crede e basta. Con Stefano è andata così, abbiamo cercato da subito il modo per restituire questa sensazione di famiglia unita. […] Il pomeriggio in cui ho letto la sceneggiatura per la prima volta, tutta d’un fiato. Mi sono emozionata per la profondità della ricerca che c’era dietro. E poi tanti momenti intensi sul set con i colleghi, un cast straordinario, e il rapporto con i registi”.

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