“Inception”: il finale spiegato da Michael Caine

L'attore inglese si è lasciato sfuggire la spiegazione sulla scena finale del film.

di Cristina Bonolis 28 Settembre 2012 13:54

Vi siete mai chiesti uscendo dal cinema qual era il significato della scena finale del film di Christopher Nolan? La trottola avrà poi smesso di girare? Era sogno o realtà? Se proprio non avevate capito ed avete ancora qualche dubbio, c’è Michael Caine che – aimé – ha rivelato tutto su quello che sta diventando un piccolo classico nello stile di Matrix…

Per chi non avesse visto il film uscito in Italia nel 2010, ecco qualche elemento fondamentale sulla trama da cui si dipana tutta la storia:  Dom Cobb (Leonardo DiCaprio) è un abile ladro, il migliore nella pericolosa arte dell’estrazione – e furto – di preziosi segreti dal profondo subconscio delle persone durante i loro sogni, grazie all’aiuto di una trottola che nel sogno gira all’infinito mentre nella realtà finisce per cadere quando la mente è nello stato più vulnerabile. La rara abilità di Cobb lo ha reso un ambito protagonista in questo pericoloso nuovo mondo dello spionaggio industriale, cosa che lo ha privato però di tutti i suoi affetti, rendendolo un fuggitivo internazionale.

Ed è proprio l’incertezza perenne di sapere in quale dimensione si sta vivendo che ha determinato nel finale di Inception il fulcro di tutta la trama del film. Come ricorderete, alla fine del film Cobb si riunisce con i figli ed il padre (Caine).  Come sempre, fa girare la trottola per assicurarsi di essere davvero ritornato alla realtà, non preoccupandosi però di controllare se la trottola continua a girare (e, quindi, di provare che si trova veramente nella vita reale).

Durante un programma radiofonico in BBC per presentare la sua autobiografia, Michael Caine si è lasciato sfuggire la spiegazione su quello che avrebbe dovuto rimanere un piccolo puzzle a beneficio degli spettatori, dichiarando che la trottola in effetti alla fine cade, e in quel momento la camera torna su di lui: “ se sono lì è ovvio che sia realtà, perché non ho mai fatto parte del sogno.  Sono colui che ha inventato il sogno”.

Ecco quindi fugato ogni dubbio…. Ma chissà, forse Nolan avrebbe dovuto girare alla Ridley Scott e produrre più di un finale tanto per confonderci, oppure fare in modo che il personaggio di Caine posasse la propria mano sulla trottola per fermarla lui stesso ma, sicuramente, e senza ombra di dubbio, avrebbe dovuto fare in modo che Michael tenesse la bocca chiusa…..

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