Questo nostro amore è la nuova fiction firmata Rai con la partecipazione di Anna Valle e Neri Marcorè. Avrà una durata di sei puntate e le prime due andranno in onda domenica 28 ottobre e martedì 30 ottobre in prima serata su Rai Uno.

La storia, scritta e sceneggiata da Stefano Bises e prodotta dalla Paypermoon Italia per Rai Fiction, racconta in sostanza l’evoluzione dei costumi nazionali attraverso la storia d’amore di Anna Ferraris e Vittorio Costa, fatta costantemente di alti e bassi. I due protagonisti hanno  tre figlie tra i sei e i diciotto anni, e vivono con la paura per il loro rapporto. Infatti sono una sorta di coppia di fatto moderna, in quanto lui è in attesa dello scioglimento del matrimonio precedente per potersi sposare con Anna. Infatti la fiction è ambientata nel 1967 e il divorzio non è ancora legislato dalla legge italiana.

Ecco le dichiarazioni di Anna Valle sulla fiction e sul suo personaggio:

Interpretare Anna mi ha regalato delle emozioni molto intense. E’ un personaggio con diverse sfaccettature, è una mamma affettuosa, ma non morbosa, una donna sempre al fianco dell’uomo che ama, come moglie, ma anche come amante. Le spettatrici si potranno identificare con facilità perché in Italia ci sono tante donne come lei. Anna è una persona decisa. Sa quello che vuole e raggiunge i propri obiettivi con grande determinazione, ma senza mai dimenticarsi della sua famiglia. Ama Vittorio e per lui ha lasciato tutto, coltivando una relazione bollata come clandestina per la morale dell’epoca.

Neri Marcorè, ha invece dichiarato, tenendo conto delle relazioni turbolente e dell’attuale prassi per chiedere il divorzio:

Quando si parla di rapporti familiari, ogni stagione vive il suo Sessantotto. Oggi l’attenzione è puntata sui diritti delle coppie omosessuali che non sono ancora riconosciute. Oggi per divorziare ci vogliono tre anni dalla separazione. Per la legge è il tempo durante il quale la coppia può tornare sui propri passi, riavvicinarsi, ricostruire. Troppi o troppo pochi? Per me prevale il senso di libertà. Se le abitudini sociali cambiano, è giusto che le leggi si adeguino. E lo stesso discorso vale, ci tengo a precisarlo, anche per l’eutanasia.