Ris Roma 3, Simone Gandolfo si racconta

L'Orlando Serra della serie tv si confessa con una divertente intervista

di Monia Ruggieri 14 Novembre 2012 10:35

Abbiamo imparato a conoscerlo e ad amarlo. Nelle prime puntate della seconda serie era piuttosto serio, acido, antipatico. Poi pian piano, grazie anche all’amore verso Lucia, ha iniziato a rendersi più simpatico, socievole anche attraente. Stiamo parlando di Orlando Serra, interpretato da Simone Gandolfo, tenente della fiction di Canale 5 Ris Roma 3. Tra l’altro l’attore sembrerebbe anche un promettente regista, infatti è stato a studiare in America per un anno, alla New York Film Academy.

Quando gli viene chiesto quale siano le carte della fiction e del suo successo, Gandolfo così risponde:

Intanto dal format. Poi dalle indagini, che sono sempre sfiziose. Diciamo che l’idea del format è nata dopo Cogne, prima di allora nessuno conosceva i Ris, poi questa esposizione mediatica ha fatto sì che le loro indagini venissero alla ribalta. Poi credo che funzioni la squadra: siamo degli attori giovani, ci vogliamo bene, credo che questa cosa si percepisca. Stiamo bene insieme, ci divertiamo sul set e quindi il pubblico questa cosa la sente e si appassiona alle storie.

Ed aggiunge:

Al pubblico piace molto seguire le vicende personali dei protagonisti. L’anno scorso la linea narrativa sulla vita dei protagonisti c’era, anche se non così evidente, poi visto che piaceva molto si è deciso di incrementarla. Io sono molto contento, perché questa cosa è stata trattata in maniera molto delicata: la storia di due esponenti delle forze dell’ordine che hanno una storia è un tema delicato, bisognava trovare la giusta misura e devo dire che io e Euridice Axen l’abbiamo trovata, abbiamo lavorato molto in coppia anche in preparazione per trovare la giusta misura tra ambiente di lavoro e vita privata.

Inoltre, parlando della fortuna (o meglio della sfortuna) del suo personaggio nelle ultime puntate di Ris mandate in onda, afferma:

Ho saputo che in rete i fan sono imbestialiti, tanto che se la sono presa anche con la povera Euridice, che alla fine non c’entra nulla, quella è la storia, la sceneggiatura. Comunque posso dire che Orlando Serra non è un senza palle, è uno che si gioca le sue carte fino in fondo, quindi vedrete che questo ruolo da vittima verrà presto abbandonato per farsi le sue ragioni, sia dal punto di vista privato che lavorativo.

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