Scarlett Johannson, spot delle polemiche: via da Oxfam e Super Bowl

Uno spot televisivo che ha generato polemiche, quello che vede protagonista Scarlett Johansson, le conseguenze sono state inaspettate.

di Elide Messineo 31 Gennaio 2014 18:00

Chi pensava che un semplice spot tv avrebbe scatenato un simile putiferio? Scarlett Johansson è la testimonial di SodaStream, un’azienda israeliana che produce strumenti per produrre le bibite gasate in casa.

La base è in Cisgiordania, territorio occupato da Israele nel 1967 e reclamato dai palestinesi e da qui sono scaturite le polemiche con conseguente addio dell’Oxfam, organizzazione umanitaria per cui Scarlett Johansson è stata testimonial. Si parla di “divergenze fondamentali d’opinioni“, l’organizzazione da sempre si oppone ad ogni forma di commercio proveniente dagli insediamenti israeliani, che calpestano i diritti dei palestinesi.

E’ così terminato il ruolo di ambasciatrice della bella attrice, ma questo spot televisivo ha creato danni anche in altri ambiti, molto meno seriosi delle organizzazioni umanitarie. Si tratta del Super Bowl, l’evento più atteso d’America, dove vanno in onda sempre numerosi spot.

Quello della SodaStream è stato censurato e non per il fare ammiccante della sexy attrice, musa di Woody Allen. Semplicemente ci sono dei riferimenti a due colossi come la Coca Cola e la Pepsi che sono intoccabili, in particolare in un periodo intenso come quello del SuperBowl, in cui hanno un ruolo non da poco.

Insomma, un fallimento su tutti i fronti, lo spot non è stato apprezzato nè da una parte nè dall’altra ma, polemiche o meno, Scarlett Johansson ha deciso di prendere in mano la situazione e di lasciare l’Oxfam sostenendo la sua causa, perché a suo parere l’azienda tende a far riavvicinare palestinesi e israeliani, come ha dichiarato lo stesso Daniel Birnbaum, amministratore delegato:

Siamo in grado di assumere persone di ogni tipo: palestinesi al fianco di arabi israeliani ed ebrei israeliani. Lavorano insieme. Abbiamo circa 1200/1300 persone che lavorano in questo stabilimento in pace e armonia e siamo molto orogogliosi di essere stati in grado di venire qui e di contribuire, a nostro modo alla coesistenza e, speriamo, alla pace di questa regione.

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