Torna Carosello, da fine marzo sulla Rai

Torna a fine marzo Carosello, il celebre programma pubblicitario interrotto nel 1977

di Monia Ruggieri 8 Marzo 2013 15:11

Torna in Tv il mitico Carosello: l’inizio è previsto per la fine di Marzo. Questa notizia farà felici soprattutto tutti coloro i quali sono cresciuti guardando questa trasmissione. La Rai  ha annunciato anche il ritorno dell’antico Intervallo, in versione “Intervallo 2.0”. Insomma, la Rai rispolvera i suoi gioielli di famiglia.

Dalla fine di marzo, intorno alle 21:00 di ogni sera, andrà in onda Tutti a letto dopo le 9, una striscia di duecentodieci secondi di pubblicità, suddivisi in tre spot da sessanta secondi e uno da trenta e racchiusi in uno spazio be definito. Il titolo scelto ha il sapore dell’amarcord, infatti riprende la classica frase dei genitori: “dopo Carosello tutti a nanna”. Questa frase ha scandito la buonanotte per generazioni di bambini, sin da quando, il 3 febbraio 1957, Carosello debuttò sul Programma Nazionale trasmesso ogni giorno dalle 20:50 alle 21:00.

“L’idea di creare il Carosello era venuta ai dirigenti della Rai di allora per trovare uno spazio alla pubblicità, che a quel tempo non si poteva inserire all’interno dei programmi. Fu perciò deciso di creare un contenitore dove presentare una serie di filmati, scenette e cartoni animati che in un minuto e quarantacinque secondi raccontassero una storia e nei trenta secondi conclusivi facessero pubblicità ad un prodotto. Il tutto racchiuso in una sigla di apertura e di chiusura, una tarantella napoletana di Raffaele Gervasio che divenne uno dei brani più ascoltati della storia della musica”.

spiega Piero Dorfles, che aggiunge:

“Carosello è stato una rivoluzione per la televisione in bianco e nero. Rappresenta il vero spettacolo in un palinsesto molto serio, dove gli unici momenti di svago erano rappresentati dal varietà del sabato. […] Il primo carosello trasmesso fu “Le avventure del signor Veneranda”, per il Brandy Stock 84, sotto la regia di Eros Macchi, con gli attori Erminio Macardo e Giulio Marchetti. Fu un successo”.

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